22 Novembre 2024 12:19
E’ stata accolto la richiesta del procuratore distrettuale Nicola Gratteri
e dei suoi sostituti Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino.
Si tratta del sacerdote condannato: sequestrato beni per un valore di un milione e mezzo di euro a don Edoardo Scordio, ora ai domiciliari a Stresa
L’uomo di 75 anni, Don Edoardo Scordio, ex parroco di Isola Capo Rizzuto, era stato arrestato nel 2017 nell’operazione “Jonny”
Il sequestro ha riguardato tre fabbricati e una villa di pregio, un autoveicolo, la partecipazione totalitaria in una società all’epoca dei fatti attività del settore del turistico alberghiero
Tutti i rapporti bancari intestati o riconducibili ai proposti ed ai loro familiari (agenzia Dire)
Il sacerdote è stato condannato dal Tribunale di Crotone ad 8 anni di reclusione per associazione mafiosa, sentenza confermata in appello.
Le accuse al sacerdote:
L’accusa è di essere il promotore di una truffa ai danni dello Stato in favore della cosca di ‘ndrangheta degli Arena
La truffa sarebbe servita a distrarre consistenti somme di denaro che dovevano essere utilizzate per la gestione di un centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto.
Secondo Il Quotidiano del Sud sulla vicenda del sacerdote:
«aveva il compito di gestire di fatto, tramite la confraternita Misericordia, il Centro d’accoglienza sotto le direttive della cosca Arena
e nei confronti della quale venivano fatti confluire somme di denaro che il Centro riceveva per l’esecuzione degli appalti per l’assistenza dei migranti».
Il prete è agli arresti domiciliari nel Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa (Verbania), e a due suoi familiari.
I legali avevano proposto appello. accolto la richiesta del procuratore distrettuale Nicola Gratteri e dei suoi sostituti Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino
Isola Capo Rizzuto e Cosca Arena
Il cibo non bastava per tutti, e spesso si dà ai maiali, la spregiudicatezza pensando ai soldi, diceva Gratteri.
Il parroco tirato in ballo pesantemente sul CARA di Crotone anche su La7
Business sui migranti, ma anche altri interessi, con Ros e Guardia di Finanza assieme.
Gratteri accenna anche dei controllori, non solo dei controllati..
E potrebbe non essere un caso isolato, aggiunge Gratteri a La7, si intuisce il grande business sulla tragedia dei migranti.
Il soggetto muove le fila, dice Gratteri sul prete condannato: 136 mila per i giornali sono deteriorabili e quindi vennero dati al prete.
Cinema, teatro, barche, decine di cassette di sicurezza, una con 250 mila euro all’interno, il tesoro scoperto .