14 Dicembre 2024 16:00
‘Ndrangheta, 3 milioni sequestrati a Santo Germanò, imputato e condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di carcere nel processo “Epicentro” per trasferimento fraudolento di valori. (ANSA)
La misura da chi parte
Parte dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dei sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto,
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio presieduta da Natina Pratticò.
L’oggetto dell’operazione, società e immobili
Sequestro per il “Center Clean srl”, per un immobile sito a Reggio Calabria e per tutti i beni finanziari riconducibili a Santo Germanò e ai componenti del suo nucleo familiare.
La pericolosità del gruppo criminale
Secondo il Tribunale, «Santo Germanò è un soggetto socialmente pericoloso»
emerge il suo coinvolgimento «nel gruppo criminale dei Condello, federati con la cosca De Stefano».
Obiettivi del gruppo criminale
Miravano a “infiltrarsi nel settore delle pulizie della rete fognaria di Reggio Calabria che si è imposta sul mercato non già per l’abilità imprenditoriale del Germanò
né tanto meno dei formali proprietari delle quote Giovanni che non avevano alcun potere decisionale
ma grazie alla sponsorizzazione mafiosa rectius al potere di intimidazione nascente dall’appartenenza
all’omonima cosca del Condello che ha utilizzato una fitta rete di relazioni e scambi di favori con autorevoli
esponenti della ‘ndrangheta reggina per accaparrarsi i lavori, destabilizzando il mercato e la libera concorrenza”.
Le mani sulla città per conto di chi ha da tempo grande influenza sui business locali, nonostante i colpi inferti dalle Forze dell’Ordine che continuano.
Sui De Stefano avevamo scritto l’anno scorso, a causa di un altro grande colpo inferto:
Cosca De Stefano. Il valore degli immobili confiscati
Valore stimato dei 300 immobili confiscati, 160 milioni di euro, dopo l’intervento della D.I.A. e dello S.C.I.C.O.
Il provvedimento contro la Cosca De Stefano
Provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria:
l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni
per un valore complessivo stimato in oltre 160 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore reggino, operante nel settore edile.
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