La delegazione del Governo incontra i rappresentanti delle Associazioni di Consumatori per ragionare sul caro-carburanti.

In seguito alla decisione del Governo Meloni di non rifinanziare per il 2023 lo sconto delle accise (30,5 centesimi alla pompa fino allo scorso novembre, poi ridotti a 18,3 centesimi di euro fino a fine anno), si sono registrati nei primi giorni dell’anno importanti aumenti del prezzo del carburante che colpiscono in primis i consumatori.

E’ quanto emerso dai monitoraggi e analisi dei prezzi svolti anche da Altroconsumo a cavallo di Capodanno, quando sono stati individuati aumenti anomali di diesel e benzina (in particolare sulla rete stradale, modalità ”self”) in molti casi ben più alti del semplice aumento dovuto alla fine degli sconti governativi sulle accise (i rialzi attesi erano del +11,1% per la benzina e del + 10,7% per il gasolio).

A partire dal 9 gennaio 2023, vi è stato effettivamente un progressivo ribasso che allinea i valori a quelli della Media Italia. Tuttavia il livello attuale dei prezzi resta mediamente elevato.

Basti pensare che il valore della Media Italia calcolata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per questa settimana, si colloca tra quelli maggiormente elevati, sia considerando il periodo ante COVID-19 (anno 2019), sia guardando la distribuzione dei dati dal 2020 in poi.

I rappresentanti delle Associazioni di Consumatori

Il Ministro delle Imprese Adolfo Urso potenzia il ruolo delle associazioni dei consumatori, che potranno intervenire in tema di prezzi, non solo sui carburanti, ma su tutti i generi di consumo. Lo afferma Assoutenti, commentando la riunione odierna presso il dicastero.

“Il sistema di allerta rapido sui prezzi annunciato oggi dal Ministro è una vera rivoluzione che vedrà impegnate in prima linea le associazioni dei consumatori, che potranno interagire in modo diretto con Mister Prezzi”. Commenta il presidente Furio Truzzi.

“Una novità importante perché attraverso la loro presenza sul territorio associazioni come Assoutenti sono in grado di rilevare in tempo reale anomalie dei listini, e consentire al Governo un intervento immediato limitando i danni per i consumatori”.

“Resta da risolvere la questione dello sciopero dei benzinai, per ora solo congelato: una protesta incomprensibile che finirà per danneggiare solamente i cittadini. Per tale motivo invitiamo le associazioni di categoria a fare dietrofront, annullando la mobilitazione del 25 e 26 gennaio e collaborando con i consumatori in questo delicato momento di emergenza”. Conclude Truzzi.

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