Bologna, centralinista licenziata, sconsiglia vaccino per telefono

Bologna centralinista licenziata per un consiglio dato per telefono: la vicenda ripresa dal Resto del Carlino, sta facendo il giro del web.

La materia è delicata e pesante per una serie di risvolti lavorativi e sanitari naturalmente.

Il marito della della donna, saputo dell’accaduto, ha denunciato il caso all’’Azienda Usl Romagna.

La telefonista è licenziata per giusta causa, seppure abbia prenotato la prima dose per la signora incinta.

Commenti e precisazioni da una parte e dall’altra.

“La situazione è stata gestita dai nostri legali che hanno preso questo provvedimento – ha detto Cristina Gallinucci, presidente della cooperativa Asso – in un periodo complicato come quello vaccinale, nessuno può permettersi di dare consigli senza avere le competenze necessarie”. (ANSA).

La telefonista si sfoga in questi termini: “Ricordo questa donna in gravidanza molto combattuta – ha raccontato la centralinista al giornale – che esprimeva il suo sfogo e le sue indecisioni sul vaccino, ed io, forse peccando di ingenuità, mi sono lasciata sfuggire le parole ‘io se fossi in lei non lo farei’. 

Ma alla fine le ho comunque prenotato la prima dose”.

Mai come in questo periodo è meglio applicare la prudenza a maggior ragione per chi opera nel campo sanitario.

Su Facebook, sfogatoio per eccellenza, è permesso quasi tutto: quando si lavora occorre mettere sul piatto conseguenze e rigore se si lavora.

Condividi sui social