Bufala a Bologna

Bufala a Bologna, da tempo gira uno dei tanti messaggi fasulli nelle chat e nelle discoteche locali

La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, rintraccia un giovane di  un ragazzo bolognese di 21 anni

Il bolognese si difende, non è lui il colpevole dei messaggi lugubri soprattutto in questi momenti, ma allora perchè diffondere messaggi incerti?

“gli operatori di Polizia accertavano che quest’ultimo aveva a sua volta appreso la notizia del presunto untore del virus HIV da altri conoscenti, tramite messaggi pervenuti in una chat di messaggistica istantanea, riconducibili ad una ulteriore catena”.

La catena della catena e intanto i giovani si impensieriscono, ma non è un gioco procurare questi allarmi sociali che mettono in cattiva chi linvia senza ottenere nessuno scopo preciso.

L’art.658 recita:”Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’autorità o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.”

La legge c’è.

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