6 Novembre 2024 12:45
Lega, “Stiamo vedendo che molti cittadini, che non si riconoscono nei partiti nazionali del centrodestra, e che magari guardano anche ad altre parti politiche, apprezzano l’azione amministrativa che abbiamo svolto”, ha detto Fedriga
Fedriga non è uno qualsiasi, è il Presidente del Friuli
una persona di lunga militanza nella Lega:
Si è iscritto alla Lega Nord di Umberto Bossi nel 1995, quando era ancora minorenne, grazie a un’autorizzazione firmata dai genitori.
L’8 luglio 2014 è stato eletto per la prima volta capogruppo del partito alla Camera dei deputati, succedendo a Giancarlo Giorgetti[5].
Il 28 settembre successivo è stato eletto segretario nazionale[6] della Lega Nord Friuli Venezia Giulia[5], incarico che mantiene fino al 2019.
Incarichi nelle regioni:
Il 9 aprile 2021 è stato eletto Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dopo che la sua candidatura era stata avanzata l’8 aprile dal Presidente della Regione Lombardia (nonché suo compagno di partito) Attilio Fontana (wikpedia).
La chiave di lettura del suo atto?
Il disagio per la Lega nazionale di Salvini e la perdita di voti?
Le sue dichiarazioni recenti al The Post Internazionale Fedriga afferma che:
nel 2023 vorrebbe un secondo mandato alla presidenza del Friuli-Venezia Giulia, per portare a termine tutti i progetti a cui sta lavorando.
E quindi non si schiera apertamente contro Salvini, ma…
opta per presentarsi alle regionali con una sua lista.
Altre sue dichiarazioni moderate che comunque indicano il suo “modus operandi” :
Fedriga ha annunciato che dopo un confronto “con tutti i governatori, da Nord a Sud, e delle diverse forze politiche”
si sta “trovando una strada condivisa per superare le legittime perplessità di alcuni colleghi”;
e chiede di “implementare il Pnrr per renderlo il più utile possibile”, rivendicando un ruolo per le Regioni.
La polemica interna è forte
Chi sceglie di uscire da un movimento è libero di farlo ma fa una scelta”.
Una presa di posizione che sottolineano fonti di via Bellerio conferma quanto previsto dallo statuto leghista (Lega per Salvini premier) che prevede, all’art. 32 “l’espulsione dalla Lega per Salvini Premier e dalla articolazione territoriale regionale di riferimento per competenza territoriale a causa di indegnità o di ripetuti comportamenti gravemente lesivi della dignità di altri soci, o a causa di gravi ragioni che ostacolino o pregiudichino l’attività della Lega per Salvini Premier o della articolazione territoriale regionale o ne compromettano l’immagine politica”