Intelligenza Artificiale, il primo tool progettato esclusivamente per la lingua italiana, che misura la percentuale di IA presente in un testo

L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più impattante, le aziende, i professionisti stanno passando da osservatori ad attori. Secondo l’Osservatorio.net digital innovation: Il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia ha raggiunto nel 2022 i 500 milioni di euro, con una crescita del 32%, la più alta mai registrata dal 2018.

Solo il 7% degli italiani non ha mai sentito parlare di Intelligenza Artificiale, inoltre il 55% afferma che questa è presente in modo significativo nella quotidianità e, nel 37% dei casi, nella vita lavorativa. Il giudizio sulla tecnologia si conferma positivo: il 79% degli intervistati ha un’opinione abbastanza o molto positiva a riguardo.

Partendo da questi dati è evidente come l’IA si sta moltiplicando con diversi strumenti che fanno “cose”.
Tante sono le implicazioni e le opportunità che l’IA sta apportando alle nostre vite. Tra i numerosi strumenti presenti relativamente alla produzione di testi come ChatGPT ci sono quelli che lavorano per scoprire quanto un testo sia stato scritto da un IA.

Misurare l’IA con il  nuovo rilevatore di Noplagio.it

L’ultimo ritrovato è il Rilevatore di IA di Noplagio.it, la piattaforma già nota per il servizio di prevenzione del plagio. Il rivelatore è in assoluto il primo tool progettato esclusivamente per il riconoscimento di testi in lingua italiana. Per questo motivo lo strumento offre una precisione senza precedenti nel rivelare se un testo sia stato generato dall’Intelligenza Artificiale o da un essere umano, infatti, la probabilità della sua affidabilità è vicina al 100%.
La nuova soluzione offre un’elevata precisione grazie alle informazioni morfologiche della lingua italiana utilizzate per addestrare i suoi modelli.
Sul mercato sono presenti strumenti simili che avendo la particolarità di essere stati progettati per la lingua inglese e adattati al riconoscimento della lingua italiana, li rende approssimativi nei risultati.

Lo strumento potrebbe rivelarsi molto utile nelle scuole dove come dice Chorst Klaus, uno dei fondatori della startup Noplagio.it: “Nell’era della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, capire l’origine del testo che stai leggendo è essenziale. E’ una sfida estremamente rilevante nelle scuole, quando sempre più studenti scelgono l’aiuto sleale degli strumenti IA per creare elaborati scritti.”

Come funziona l’interpretazione del testo 

Per misurare l’affidabilità dello strumento, vengono utilizzati diversi indicatori che valutano l’accuratezza della previsione dell’origine del testo. Attualmente, uno di questi indicatori raggiunge ben il 99,7%. Ciò significa che se una frase è contrassegnata come creata da AI, c’è una probabilità del 99,7% che il modello abbia ragione. Nel frattempo, l’indicatore recall mostra quanti elementi sono stati riconosciuti su tutti quelli che l’algoritmo dovrebbe riconoscere. Il valore di questo indicatore raggiunge il 96,1%. Quindi il 3,9% dei casi rimane ancora non identificato.

“Lo strumento è stato progettato come misura preventiva – continua Klaus – . Potrei usare l’analogia del tachimetro: prima che fosse inventato guidavamo auto senza conoscere i limiti. Ora stiamo offrendo un tachimetro, affinchè le scuole, le università, gli enti governativi possano creare una regolamentazione adeguata”.
E’ possibile fare la prova https://www.noplagio.it/servizi/IA.
Uno strumento indubbiamente molto utile, che apre la strada alla riflessione e alla necessità verso un’adeguata regolamentazione che possa aiutarci a perimetrare questa rivoluzione tecnologica.

Misurare l'IA. Chorst Klaus
Chorst Klaus, founder Noplagio.it

 

Condividi sui social