22 Novembre 2024 14:59
Sicurezza sui mezzi pubblici di trasporto
Corbetta (Lega) presenta interrogazione al Pirellone: “Ormai è un bollettino di guerra. Subito guardie giurate e militari a bordo”
Milano, 16 settembre – “Ogni giorno la stampa ci informa di aggressioni a danni di utenti e operatori del trasporto pubblico locale, in particolare ai danni degli autisti degli autobus di linea. E’ di oggi la notizia di un uomo che, in zona Corvetto a Milano, ha preso a sassate e devastato un bus dell’ATM. Si tratta di un bollettino di guerra che va fermato, se vogliamo che i lavoratori e i cittadini possano viaggiare sui mezzi in piena sicurezza”. Così interviene Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, che oggi su questo tema ha presentato al Pirellone un’interrogazione all’Assessore Regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.
“Ai fenomeni di violenza e intimidazione – continua Corbetta – si aggiunge la piaga dell’evasione tariffaria: anche per questo ritengo sia necessario e non più rimandabile poter assicurare, a fianco dei controllori, la presenza di guardie armate”.
“In altre Regioni italiane, come ad esempio Liguria, Puglia, Trentino e Veneto, è già in corso da anni la collaborazione tra le aziende di trasporto pubblico e i servizi di Guardie Giurate”.
“La presenza di professionisti armati rappresenterebbe la migliore e più efficace forma di deterrenza per i malintenzionati e contribuirebbe notevolmente anche a limitare il fenomeno dell’evasione del biglietto”.
“Oltre all’implementazione di Guardie Giurate a bordo mezzo, si chiede nell’interrogazione di poter estendere il diritto a viaggiare gratuitamente delle Forze Armate, attualmente previsto solo per il servizio ferroviario, anche sugli autobus di linea. Sarebbe un altro tassello importante in direzione di una maggiore sicurezza e vivibilità dei mezzi”.
“Dato che il ministro Lamorgese mostra di essere poco interessata a questi problemi e alla sicurezza in generale, per non parlare dei sindaci PD tra cui Beppe Sala su tutti, credo che la Regione Lombardia, anche se le competenze sono molto limitate, debba impegnarsi per trovare nuove soluzioni oltre a quelle già messe in campo”.