AUTOSTRADA BRONI MORTARA:

PEDEMONTANA: EUROPA VERDE (BALOTTA) SE VA AVANTI COSTI ALLE STELLE + 300 MILIONI

 

Siamo prossimi alla fase di ripartenza del progetto esecutivo e di realizzazione della seconda tranche”, ha detto il presidente di Pedemontana alla tavola rotonda “Infrastrutture e costruzioni, prospettive di un settore strategico” qualche giorno fa a Milano.

Sarebbe un suicidio economico, oltre che ambientale, far partire i lavori sulla base di un vecchio bando di gara (ante crisi), il cui valore di 1,4 mld è aumentato almeno del 20%.

Attualmente il vincitore della gara è ancora sconosciuto dato il conflitto tra Webuild (con Pizzarotti e Astaldi) e il Consorzio Sis ( Saipem, Technimont, Società italiana per Condotte d’acqua e Rizzani de Eccher), presso il tribunale amministrativo (Tar).

L’avvio dei lavori delle due tratte B2 e C, messe a gara, comporterebbe un aggravio di costi di almeno 300 milioni di euro.

I maggiori costi si sposterebbero sul nuovo azionista pubblico che controlla la Pedemontana, cioè le Ferrovie Nord (di Regione Lombardia).

Per non far fallire Pedemontana e il suo progetto vecchio di 50 anni, la società ha dovuto mettere in cassa 500 milioni arrivati dalla regione Lombardia.

Lascia sbigottiti l’idea che la Pedemontana possa uscire dal pantano sotto la guida del gruppo FNM, lo stesso che gestisce con Trenord le disastrate ferrovie lombarde.

Il futuro che la Regione immagina è quello di continuare a buttare soldi dei contribuenti lombardi per un’autostrada inutile.

Oltremodo dannosa per l’ambiente, mentre il territorio delle nostre valli frana (Tavernola bergamasca ecc.), le scuole non sono a norma e gli uffici pubblici cadono a pezzi.

 

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