Morti e distruzioni nelle Marche, indagano due procure

Morti e distruzioni, le procure di Ancona e Urbino stanno indagando

Morti e distruzioni, Procura di Ancona

Ancona, la Procura  già venerdì mattina aveva aperto un fascicolo contro ignoti, col procuratore aggiunto Valeria D’Agostino e la pm Valeria Cigliola.

I reati ipotizzati

Ipotizzati  i reati di omicidio colposo plurimo e inondazione colposa,

Procura di Urbino

Urbino, Andrea Boni, ha aperto un fascicolo per il solo reato di inondazione colposa

Nell’area di Cantiano, colpita dall’alluvione, non sono state registrate vittime ma solo gravissimi danni alle case e alla infrastrutture stradali.

i fascicoli si alimentano con il materiale messo a disposizione dai carabinieri e dai vigili del fuoco:

non sequestri ma acquisizioni, almeno per ora, perché già nei prossimi giorni ci potrebbero essere, sia pure come atto dovuto, i primi indagati. (AGI)

E’ mancata l’allerta

La procuratrice di Ancona, Monica Garulli, ha detto chiaramente

 “quello che si riscontra in questo momento è che non c’è stato un’allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei comuni”.

Le prime discordanze tra Istituzioni

la responsabile della sala operativa della protezione civile della Regione, Susanna Balducci:

“Giovedì sera era presente una persona perché l’allerta giallo non prevedeva più personale”

e che “dopo le 22”, visto l’evolversi della situazione di emergenza (segnalata da un igrometro sul fiume Misa, ndr.), questa persona “ha preferito fare le telefonate direttamente a tutti i comuni”;

la responsabile non ha però chiarito se i destinatari fossero i sindaci, che dal canto loro hanno riferito ai carabinieri che non sarebbe arrivato alcun segnale di allarme.

Nel frattempo le famiglie piangono i morti

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