Massoneria: il Grande Oriente ricorre al TAR per Palazzo Giustiniani

Massoneria;  il Grande Oriente ricorre al TAR, dopo anni di attese infruttuose.

Massoneria. La storia della vicenda

Lo Stato italiano si era impegnato nel 1988 con   l’allora presidente del Senato Giovanni Spadolini

Spadolini annunciò nel corso di una conferenza stampa l’acquisizione di Palazzo Giustiniani

Il Palazzo era stato requisito al Grande Oriente d’Italia dal fascismo e trasformato dalla Repubblica in uffici del Senato.

Il che la dice lunga sui comportamenti pubblici, cambiano i tempi ma non i comportamenti ..

Massoneria. La reazione del Gran Maestro, Stefano Bisi:

“Sarebbe un bel successo per tutti gli italiani, massoni e non solo – ha sottolineato il Gran Maestro-

se la promessa fatta da Spadolini, e formalizzata anche in una transazione tra le parti firmata nel 1991 di destinare 140 metri quadrati Palazzo Giustinatini al Museo della Massoneria, si realizzasse.

Quale occasione migliore se non dare attuazione a questo progetto in coincidenza con i 75 anni della Costituzione.

Segue quindi la proposta di Bisi di ”  intitolare il Museo a un personaggio importante per l’Italia, Meuccio Ruini”

un grande giurista, un grande massone, il cui nome è indissolubilmente legato alla nascita della Repubblica italiana per essere stato eletto nell’Assemblea Costituente

e e aver  presieduto la Commissione dei 75 istituita nel 15 luglio 1946 cui toccó il compito di redigere la Costituzione.

Meuccio Ruini, chi era

Meuccio Ruini (Reggio Emilia, 14 dicembre 1877 – Roma, 6 marzo 1970) è stato un politico italiano. Fu ministro nel 1920 e nel 1944-1945, presidente del Senato nel 1953 e senatore a vita dal 19631.

Nato a Reggio Emilia da una famiglia di maestri elementari, Ruini fu nominato consigliere di Stato nel 1913 e fu eletto deputato nel 19142.

Meuccio Ruini fu iniziato in Massoneria nel 1901 a Roma nel Grande Oriente d’Italia con sede nella capitale1.

 Cosa aveva affermato Spadolini

Spadolini disse che “il Senato, rispettoso dei valori della storia espressa dalle mura ma anche dei valori della

storia espressa dalle mentes, ha inteso espropriare nello spirito dei luoghi il significato del contributo che il Grande Oriente d’Italia ha reso alla tormentata storia d’Italia dal Risorgimento in poi.

Ed è così che il Senato patrocinerà idealmente la costituzione di un museo che possa rendere pubbliche quelle testimonianze intrecciate alla nostra vicenda nazionale

e la sola parte che abbiamo lasciato, una piccola parte nella piazza del Pantheon per un piccolo museo che sarà costituito quando saranno composte le strutture”.

La vicenda si trascina per una serie di questioni di opportunità politiche e perche’ nessuno, tanto per cambiare si prende  la responsabilità di decidere.

Se se non si vuole fare un “favore” al Grande Oriente, si parla di un museo non di chissà quale richiesta economica, si potrebbe comunque presentare come un omaggio alla figura di Spadolini..

 

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