26 Dicembre 2024 15:47
Matteo Messina Denaro a Venezia, il capo invisibile e imprendibile avrebbe avuto un palazzo a Venezia
A Venezia si era rifugiato nel 2014, riuscendo pure ad ottenere un “pass” per frequentare il Casinò lagunare.
L’affermazione è del pentito Salvatore Baiardo, ma sarebbe stata confermata pure dal pentito Emanuele Merenda.
il colonnello dei Carabinieri Andrea Brancadoro, il 6 marzo 2020 teste nel processo “Ndrangheta stragista”, ha ricostruito i mesi che portarono alla cattura di Giuseppe Graviano, su Baiardo e i rapporti fra Berlusconi e Graviano:
“era del tutto inattendibile”
“Salvatore Baiardo subito dopo il suo arresto ci disse di essere pronto a collaborare
dietro la corresponsione di una ingente somma di denaro, di darci il modo di avviare delle indagini sul mondo economico di alto livello di Milano.
Il colonnello risponde alle domande dell’avvocato Giuseppe Aloisio, legale di Giuseppe Graviano e del Pubblico Ministero Giuseppe Lombardo.
Ad ospitare il “capo dei capi” sarebbe stato un palermitano, Vincenzo Centineo, da molto tempo residente a Salgareda (Treviso).
Salvatore Baiardo è abile a comunicare, per es. su LA 7, https://www.la7.it/nonelarena/video/salvatore-baiardo-messina-denaro-e-giuseppe-graviano-veri-fratelli-presumo-che-comandino-ancora-oggi-11-06-2021-386455.
ESCLUSIVA REPORT, parla Salvatore Baiardo, il fiancheggiatore della latitanza dei fratelli Graviano.#Report pic.twitter.com/Uxo9q5hP0x
— Report (@reportrai3) January 4, 2021
Uno dei tanti personaggi “particolari” che non si capisce mai bene chi sono e cosa fanno, se non mandare segnali in codice alla politica.
Matteo Messina Denaro è inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità anche da Europol
Ricercato da tutti e ricordiamo l’episodio che ha fatto ridere ( o piangere) il mondo dell’Antimafia:
L’avvocato per un uomo di Liverpool è stato erroneamente arrestato nel Olanda con il sospetto di essere un noto boss mafioso siciliano e il mafioso fuggitivo più ricercato del mondo.
Il latitante è in fuga dal 1993 dopo gli attentati a Firenze, Roma e Milano, (ucciso 10 persone) e l’anno prima per l’uccisione dei pubblici ministeri antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il 1° di ottobre è stato ricercato in Sicilia da 150 ufficiali.
Le ricerche si sono concentrate su persone sospettate di aiutare Messina Denaro. ( ANSA ).
E’ incredibile che, con tutti i controlli a cui i cittadini sono sottoposti piu’ o meno volontariamente, telecamere di videosorveglianza ovunque, cellulari, social, ecc. non si riesca a trovarlo.
L’impressione è che ci siano tuttora parte degli apparati dello Stato deviati, che da sempre lavorano per interessi privati delle mafie
I morti da Dalla Chiesa, a Borsellino e Falcone, vengono ricordati, ma ci sono buchi, fughe di notizie, agende sparite e nessuno ne risponde.
Giustizia lottizzata dalle correnti, da interessi privati come le consulenze, organici insufficienti ( vedi caso Calabria)
E siamo sempre tra i paesi piu’ corrotti al mondo: è chiaro che chiedere giustizia sembra SEMPRE PIU’ una mera richiesta etica, mentre i nostri migliori poliziotti, magistrati, giornalisti, sindacalisti, sono stati uccisi.
Qualcuno prima o poi dovrà dare spiegazioni e rendere conto di quanto accaduto e ancora accade…