22 Novembre 2024 11:02
In questi giorni, abbiamo appreso la nomina del Dottor Gratteri come Procuratore di Napoli. Un passaggio dalla lotta alla ‘ndrangheta a quella della Camorra. Spiega, Nicola Gratteri al Fatto Quotidiano: ”Il metodo di lavoro e gli strumenti investigativi sono gli stessi. Ovviamente ciascuna organizzazione ha le sue peculiarità. Quando si cambia Ufficio occorre colmare un fisiologico deficit di conoscenza sul territorio in cui si arriva. Metterò a disposizione la mia esperienza maturata in altri contesti, confrontandomi con quella dei colleghi”.
Nicola Gratteri:” Rispetto le accuse”
Sulle divisioni del Csm e riguardo la sua nomina, risponde cosi: ”Non sono stupido. Ho ascoltato il dibattito e ho apprezzato molto quegli interventi che hanno valorizzato dati oggettivi, senza farsi condizionare da ricostruzioni parziali dell’istruttoria”. Rispetto alle accuse di essere un ‘magistrato-sceriffo’, Gratteri spiega: “Non ho mai capito cosa vuol dire. Ho sempre lavorato con il codice in mano. Indagini-show per attirare visibilità? Rispondo con le sentenze. Le cosiddette operazioni show stanno ottenendo conferma in primo grado, appello e Cassazione”.
Il magistrato e la politica
Afferma il Magistrato : Non sono legato ad alcuno schieramento politico. Non faccio il tifo per questo o quel governo. Il decreto Caivano? Se non si fanno riforme serie per velocizzare i processi e per dare certezza della pena, le cosiddette ‘svolte securitarie’ rimangono sulla carta”. Piuttosto, dice ancora, “mi aspettavo cambiamenti radicali della riforma Cartabia, visto che gli esponenti di FdI più volte avevano precisato, in campagna elettorale, di non aver votato e sostenuto questa riforma che sta creando solo problemi e una malagiustizia a tutti i livelli”.