Contro l’improprio impediscono di ritirare raccomandata, perché senza green pass un diritto negato
Torino 12 Febbraio 2022, ieri presso l’Ufficio Postale di Corso Moncalieri 19, un altro improprio : impediscono il ritiro di una raccomandata personale.
Onore al Professor Davide Tutino ed al Professor Ugo Mattei, che guida il Comitato di Liberazione Nazionale, che hanno sollevato l’ennesimo improprio.
Ebbene al Prof. Ugo Mattei è stato impedito il ritiro della sua raccomandata personale, perché non intendeva esibire il fantomatico Green Pass.
La sottrazione della posta costituisce ipotesi di reato.
L’appropriazione indebita della posta ai danni del destinatario, ha costretto il Professor Ugo Mattei a fare intervenire Polizia e Carabinieri.
Naturalmente l’accaduto è verbalizzato.
Per tale operazione relativa alla posta, inspiegabilmente è intervenuta anche la Digos, che dovrebbe essere impegnata invece, per contrastare il terrorismo.
Stentiamo a credere che per tale operazione Polizia ed i Carabinieri, non fossero sufficienti, e soprattutto più che idonei.
Questo forse dovrebbe confortarci, le azioni criminali terroristiche devono essere esponenzialmente calate tanto da indurre il personale della Digos, ad avere del tempo libero, per occuparsi anche di queste cose.
Il Professore Mattei, ha contestato l’appropriazione indebita da parte dell’ufficio postale, riservandosi di fare tutte le denunce del caso.
Questo fatto però desta molta perplessità, e dovrebbe invitare i cittadini a preoccuparsi anche per i loro risparmi, che come la posta potrebbero subire lo stesso iter.
Il Professore Davide Tutino, si è recato al “Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi”, per consegnare una lettera aperta a sostegno del personale sospeso.
Personale che non si è macchiato di alcun crimine attenzione, il nodo del problema è sempre il fantomatico green pass.
La lettera letta in presenza dei docenti e dei studenti, ha trovato accoglimento nell’ascolto da parte dei presenti.
Ciò nonostante nell’atrio del Conservatorio, sono sopraggiunte le forze dell’ordine, perché il Professore, si sarebbe macchiato di un grave crimine : Semplicemente entrare dentro il Conservatorio senza green pass.
Il Professore addirittura veniva rilasciato dalle forze dell’ordine solo alle ore 14:20, deve aver commesso davvero un crimine gravissimo, per ricevere tale trattamento.
In seguito il Professore Tutino insieme agli studenti, è accorso ad un incontro di fronte al Politecnico di Torino.
Durante il suo discorso il Professore ha dichiarato : “avrò bisogno di un sacco a pelo per la notte”.
La motivazione : impeditogli di usufruire di una stanza prenotata in hotel, perché senza green pass.
Nonostante la segnalazione inoltrata alla Polizia, il Professore ha dormito forzatamente nella hall dell’albergo, un pò per terra, ed un pò sul divanetto.
A questo punto ci auguriamo che non gli sia stato chiesto denaro come pagamento per un servizio così scadente.
Il Professore Tutino però ci invita a riflettere, usando il discernimento che dovrebbe essere insito negli uomini di buona volontà, dichiarando :
“Ci ricorda la nostra condizione di uomini e di disobbedienti”, egli afferma.
E cita una frase estrapolata dal Vangelo di Matteo:
“Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo.”
“Uno spettro si aggira per Torino e per il mondo : lo spettro del diritto, lo spettro della resistenza a un potere disumano e fuorilegge”.
“Disobbedendo mostriamo il volto violento del lasciapassare di Stato, per cui in Italia, senza alcuna motivazione sanitaria, un cittadino sano non può esercitare i propri diritti umani e costituzionali”.
“Io non sono Davide Tutino, sono un cittadino italiano costretto a dormire senza un tetto, senza sicurezza, senza dignità”
“Un cittadino, non un suddito.”
Ecco la Lettera aperta letta presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino dal Professore Tutino :
Pregiatissimo Direttore, Maestro Francesco Pennarola, ricordando che la parola “pregiatissimo” significa di notevole valore, ci rivolgiamo a Lei, coltivando la concreta speranza che Lei Voglia e possa tornare a rendere grande il valore dell’insegnamento, dell’educazione, della musica, del diritto.
Alcuni docenti di questo Conservatorio, come tanti docenti e studenti di tutta Italia, sono sospesi non solo dal lavoro, ma dall’esercizio dei propri diritti umani e costituzionali.
In questo luogo di armonia risuona il silenzio della loro assenza, risuona il peana della non violenza, della disobbedienza, della dignità umana, senza le quali nessuna musica può veramente essere udita.
Invitiamo Lei e tutti i docenti del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino a sostenere, accogliere e rivendicare il ritorno in tutte le aule scolastiche di coloro che sono discriminati e puniti senza né colpa né reato.
Per questo siamo qui a disobbedire, presentandoci a Lei con questa lettera d’amore per il diritto e la verità, privi del lasciapassare dell’odio e della menzogna, il cosiddetto Green Pass.
Sperando che Voglia riceverci e accogliere questa istanza, rivendicando la nostra disobbedienza quale restituzione della sacralità violata a questi luoghi, Le rivolgiamo i più rispettosi saluti.
Sindacato FISI
Comitato Resistenza Radicale
Professor Studente Davide Tutino, latore della presente