19 Novembre 2024 05:46
Incidente della Funivia del Mottarone. La relazione conclusiva della Commissione ministeriale sull’incidente della Funivia del Mottarone, in cui sono morte 14 persone, ha sollevato alcune questioni importanti.
In primo luogo, la relazione ha messo in luce il “conflitto di interesse” del direttore di esercizio, Enrico Perocchio
. Perocchio era contemporaneamente alle dipendenze della società di gestione della funivia e della società incaricata delle manutenzioni.
Questo conflitto di interesse ha probabilmente contribuito al fatto che Perocchio non abbia segnalato i difetti alla funivia.
In secondo luogo, la relazione ha sottolineato i comportamenti nella gestione dell’azienda che si sono rivelati pregiudizievoli di un corretto svolgimento dei controlli di sicurezza.
Ad esempio, la società ha adottato l’esercizio senza agenti di vettura, il che ha reso difficile svolgere le visite e i controlli previsti
. Inoltre, il turno di lavoro è stato reso coincidente con l’orario di apertura al pubblico, il che ha reso difficile per gli agenti svolgere i loro compiti in modo accurato.
Infine, la relazione ha evidenziato il comportamento deresponsabilizzato e superficiale del caposervizio, Gabriele Tadini.
Tadini ha confessato di aver inserito i famosi “forchettoni” che hanno impedito l’entrata in funzione del freno di emergenza. Tadini ha anche omesso di eseguire e registrare le visite mensili.
La relazione conclusiva della Commissione ministeriale sull’incidente della Funivia del Mottarone è un documento importante che ha sollevato alcune questioni importanti.
È necessario che queste questioni vengano affrontate per evitare che tragedie simili si ripetano in futuro.