Non sono mancate polemiche, accuse e strumentalizzazioni nel corso del Consiglio regionale aperto di ieri sulla crisi Embraco, la colpa ricade spesso su l’ultimo interlocutore politico a livello temporale, quindi il Ministro Giorgetti insieme alla Regione a trazione leghista, ma la fiducia che il Piemonte ci ha accordato non è per fare lo scaricabarile sulle responsabilità ma per cercare di risolvere i problemi. In questo senso sto per depositare un Ordine del Giorno con la richiesta alla Giunta Regionale e all’Assessore al Lavoro, di avviare il prima possibile un nuovo tavolo di concertazione in sinergia col Ministero dello Sviluppo Economico a supporto dei lavoratori ex Embraco”. È con queste parole che il consigliere regionale della Lega Andrea Cane, protagonista con un lungo intervento del Consiglio regionale di ieri, si smarca dal nugolo di polemiche sollevato dal confronto a Palazzo Lascaris di ieri.
“Il caso Embraco non è una storia di delocalizzazione, a cui il Piemonte e l’Italia hanno spesso saputo rispondere attivamente, è una vicenda di sciacallaggio a più mani  su cui speriamo la giustizia faccia chiarezza, non fermandosi alla dichiarazione di fallimento di Ventures ma individuando dove siano finiti  i circa 4 milioni versati in dote dall’ex proprietario Whirlpool e come lo Stato sia parte lesa dal comportamento degli ultimi attori di quello che in aula ho chiamato un disastro annunciato”.
“Per Italcomp che sarebbe dovuta nascere dalla fusione tra la ex Embraco e la Acc Wanbao – prosegue Andrea Cane, nato proprio nella città di Chieri – dando così vita a un polo per la produzione di compressori, il 12 novembre 2020 è stato presentato un piano di investimenti totali in impianti per circa 50 milioni di euro e che necessitava di un ulteriore finanziamento del circolante per 30 milioni; le risorse sarebbero state reperite tra pubblico, privato e finanziamento bancario. Il Ministro Giorgetti, in carica da febbraio 2021, tramite le strutture ministeriali ha chiesto di verificare la fattibilità economica e finanziaria del progetto Italcomp attraverso il confronto a tutti gli attori e gli stakeholder anche per verificare la realizzabilità del progetto alla luce della normativa nazionale e comunitaria”.
“Dire che non si è fatto nulla o peggio che si è affossato il progetto Italcomp è menzognero – dettaglia ancora Andrea Cane che nella Lega Piemontese ha la delega agli Enti locali – diversamente ci sarebbe stato un nuovo scenario temporaneo e di facciata che non avrebbe risolto ma aggravato la situazione; senza risolvere il problema dei lavoratori e delle loro famiglie e drenando nuovamente denaro dalle casse dello Stato verso un’avventura partita con i piedi di argilla. Non è questo rimbalzo di responsabilità o i palliativi di facciata che salveranno l’Embraco, ma lo faranno le azioni concrete che metteremo in campo: avviare al più presto un tavolo di concertazione con l’Assessore al Lavoro ed il Governo per valutare l’emergenza dei lavoratori ex Embraco, proponendo progetti innovativi credibili, ad alto valore e impatto tecnologico, per attrarre investitori privati e rilanciare così tutta l’area del Chierese, zone limitrofe e Città Metropolitana di Torino in generale. La Regione e il Ministro Giorgetti non ambiscono certo a nascondere la polvere appena sotto il tappeto di una soluzione barcollante e senza i requisiti che l’Europa stessa ci impone: i lavoratori aspettano una risposta non favolette frutto di polemiche politiche pre-elettorali”.

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