Verbania, 13 maggio scuola di legalità con gli studenti

Verbania, 13 maggio, scuola di legalità: Tribunale, Corte di Cassazione e Forze dell’Ordine incontrano gli studenti Verbania 14 Maggio 2024, un convegno sul tema della legalità, dedicato agli studenti dell’Istituto e ai loro professori, tenutosi lunedì 13 maggio u.s. nell’auditorium “Brogonzoli Lenzi” è stato il primo evento organizzato dall’Associazione “Ex Allievi Ferrini Franzosini”. “La legalità nella vita quotidiana. Formiamo cittadini consapevoli”. Questo il titolo scelto per l’incontro, che ha potuto contare su relatori di altissimo livello quali : il dott. Gianni Macchioni, Presidente del Tribunale di Verbania; la dott.ssa Cristina Marzagalli, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione; il Maggiore Piero Galante, Comandante del gruppo GdF di Verbania, il Maggiore Luca Geminale, comandante della Compagnia Carabinieri di Verbania, il Comm. Capo Dott. Danilo di Leo, Divisione anticrimine della Questura del VCO; l’Avv. Paolo Ricci, Presidente dell’Ordine Avvocati Verbania. Con la premessa che la legge ha consentito agli uomini di passare dalla condizione di sudditi a quella di cittadini, i relatori hanno toccato gli ambiti più vari dell’applicazione del diritto, rendendo concreto il tema del rispetto della legge per una società civile. Collaborazione, omertà, mafia, cyberbullismo, contraffazione, metodi di indagine, sfruttamento della prostituzione, evasione fiscale, sono solo alcuni dei temi affrontati durante l’incontro, anche attraverso episodi vissuti dagli stessi relatori e raccontati a un pubblico attento e partecipe. Silenzio ed emozione particolari al racconto di una storia d’amore: la vicenda di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, uccisi dalla mafia il 23 maggio 1992. Due ore intense di riflessioni e confronti, conclusesi con le molte domande degli studenti, che anche dopo la fine dei lavori, a cerchio intorno agli illustri ospiti, faticavano a lasciarli andare via. In conclusione, la promessa di celebrare ogni anno nell’Istituto e con gli Ex Allievi la Giornata della Legalità con un Convegno come questo. Sul principio di legalità Il principio di legalità, in diritto, afferma che tutti gli organi dello Stato devono agire secondo la legge. Tale principio ammette che il potere venga esercitato non in modo arbitrario, seppur purtroppo non avviene sempre così. E’ grazie alla Rivoluzione Francese, nel 1789, che si affermò il principio di legalità. La legalità si pone il fine d’indicare i diritti e i doveri affinché si viva in maniera civile. Il principio di legalità pertanto, può essere applicato ad una molteplicità di casi. Ma la legalità in Italia esiste davvero ? Questo è il dilemma, che si dipana ogni qualvolta si leggono notizie in merito alla corruzione, di funzionari, ingiustizie ecc. ecc. Nel nostro paese segnato da stragi, e dall’uccisione di Magistrati come Falcone e Borsellino, sono esistite sicuramente persone che hanno lottato contro questa coltre marcia, che infanga il nostro paese, con ciò però sono solo alcune le persone che si sono distinte per tale eroismo, il resto ha sempre mantenuto un atteggiamento omertoso, ed incline alle connivenze.   Intanto al Giardino della Memoria, dedicato a tutte le vittime di mafia, compresi gli onorabilissimi magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, spunta questo cartello, che cita “uccisi dal potere politico mafioso”, a questo punto la domanda rimane ancora aperto, e la risposta è presto fornita. In Italia la Legge è davvero uguale per tutti ? Chiediamolo alle vittime d’ingiustizia, solo loro potrebbero risponderci. Chiediamolo ai familiari di Peppino Impastato, che hanno dovuto lottare affinché trionfasse la verità sulla morte del loro caro, seppur riconosciuto ucciso dalla mafia, ad opera d’ignoti … In definitiva la Rivoluzione Francese, ed il sacrificio del popolo, ci ha portato degli ideali di grande civiltà, tuttavia li abbiamo mantenuti per davvero questi ideali ? A Voi le riflessioni del caso … Qui da noi mafie, corruzione, poteri forti, hanno creato l’illegalità, divenuta ormai legittimazione strisciante, una piaga che non infesta solo il sud, come vorrebbero farci pensare. Se solo si prende in esame la corruzione, non si può negare la sua capillarità e neppure l’istituzionalizzazione, ambito in cui si verifica troppo spesso questo iter mafioso. E’ la politica stessa a legittimare spesso l’illegalità, tanto che la forma mentis in voga ai nostri tempi, è quella che non si oppone, tollera e legittima a sua volta. Mi chiedo quanti ancora potremo andare avanti così, in questo declino ed inciviltà inesorabile.