Mafia a Lecce

Mafia a Lecce nei comuni di Galatina, Aradeo, Neviano, Cutrofiano e Corigliano  d’Otranto

Mafia a Lecce. Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Leccecoordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce mostrano la forza dello Stato

Associazione di tipo mafioso

Mafia a Lecce. I Carabinieri parlano apertamente di associazione di  tipo mafioso, finalizzata all’usura, alle estorsioni, alla violenza privata, alla detenzione.

E anche porto  illegale di armi, allo spaccio di sostanze stupefacenti e, per alcuni dei sodali, anche allo scambio  elettorale politico mafioso. 

Mafia a Lecce
Mafia a Lecce, fotogramma tratto dal video ufficiale

I soggetti individuati, Mafia a Lecce.

Il GIP del Tribunale di Lecce interviene nei confronti di 15 soggetti (di cui 11 in  carcere e 4 agli arresti domiciliari)-

Comportamenti che portano a ritenere atteggiamenti tali da mostrare l’affermazione egemonica dell’organizzazione sui territori sopra indicati mediante l’esercizio della  forza intimidatrice.

Situazioni pericolose e condizione di assoggettamento e omertà sofferta da terze persone ( nel caso di condanne da parte della Magistratura, passaggio fondamentale).

Dettagli e modalità dell’operazione

L’attività investigativa si svolge con l’ausilio di intercettazione, accompagnata da concomitanti  servizi di osservazione e pedinamento.

Criminalità salentina

Gli inquirenti tengono sotto controllo dagli anni ’70 la criminalità organizzata salentina e caratterizzata  da una struttura organizzativa a carattere verticistico e vincoli gerarchici

Due esponenti della S.C.U. che, tornati in libertà, avrebbero ripreso la  direzione delle attività illecite, protratta mediante un controllo pervasivo del territorio.

Si propongono al territorio con la loro fama cruenta e intimidatoria

Nello specifico, l’azione illecita del sodalizio mafioso si sarebbe esplicata attraverso la redditizia  attività di prestito di denaro a usura.

E inoltre con estorsioni, imposizioni di versamento del  cosiddetto “punto cassa” per l’esercizio di spaccio di stupefacenti.

Nuovi business

Nuovi business avanzano, di fianco alle già citate attività criminali e contratti assicurativi o fornitura di  energia elettrica.

Le forze impiegate

120 Carabinieri in forza ai reparti  dipendenti dal Comando Provinciale di Lecce, con il concorso dello Squadrone Eliportato  Cacciatori “Puglia”.

E le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di  Modugno, supportate dall’alto da un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari

L’attività investigativa, inoltre, ha consentito di: 

Ipotizzare l’imposizione di un tasso usurario applicato dal sodalizio ai danni di molte vittime, tra  cui diversi imprenditori della zona, oscillante dal 20 al 25% mensili ed in alcuni casi anche  maggiore;  

individuare le attività formalmente “lecite” verosimilmente poste in essere dal clan, tra cui quelle  gestite da un’agenzia che si occupava della stipula di contratti di energia elettrica, gas, acqua e  polizze assicurative;

 sostenere che, il titolare di una scuola guida, avrebbe stretto un patto criminoso con il clan,  assumendo il figlio di uno dei due capi ai vertici dell’organizzazione

in forza del quale, avrebbe  consolidato la sua posizione economica sul mercato in danno di un’altra agenzia concorrente;

in  cambio di tale “sponsorizzazione” i relativi proventi dell’attività della scuola sarebbero confluiti,  in parte, nelle casse dell’organizzazione criminale. 

E per finire l’attività politica con l’appoggio a un candidato che, coi voti promessi e ottenuti, arriva in consiglio comunale.

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