Puglia, aumento deficit, e arrivano le conseguenze non da poco, a rischio direttori generali e direttori sanitari delle Asl pugliesi.

Puglia, la causa del possibile provvedimento? Gli sfondamenti della spesa farmaceutica emersi nel 2022.

Quali sono i possibili interessati al provvedimento?

Sono i casi dell’Asl di Taranto (34,85%) e Brindisi (34,84%), seguite da Policlinico di Foggia (30,75%), Asl Bari (29,95%), Asl Lecce (27,89%), Asl Foggia (26,90%)

E anche il  Policlinico di Bari (26,59%) e Asl Bat (25,36%).

Fabiano Amati «a questo punto non c’è alcun dubbio:

«È davvero stupefacente osservare che le aziende sanitarie non rispettano i tetti di spesa decisi dalla giunta regionale.

Ossia dall’organo che nomina fiduciariamente i direttori generali» ha commentato il presidente della commissione, Fabiano Amati «a questo punto non c’è alcun dubbio:

i direttori generali o quantomeno i direttori sanitari sono decaduti (secondo quanto prevedono le disposizioni regionali, ndr)

E aggiunge: “perché da aprile a oggi non hanno attivato i provvedimenti correttivi necessari pur avendo monitorato, ogni due mesi, il mancato raggiungimento degli obiettivi“.

Le cifre non sono poca cosa; un’eccedenza di oltre 190 milioni sui 658 a budget.

Come mai si arriva a tali decisioni?

Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, promotore della legge approvata oggi:

“Il dovere di offrire salute non corrisponde al diritto di sprecare, perché le risorse sprecate potrebbero essere impiegate per servizi allo stato carenti.

Nel 2020 il Fondo Sanitario Nazionale ha assegnato alla Puglia 7.909.197.395 euro.

Per gli acquisti diretti dei farmaci (al netto dunque dei gas medicali) il tetto massimo era ed è pari al 6,69 per cento, dunque 529.125.306 euro.

Le Asl hanno speso, nel 2020, invece 792.933.887 euro, con uno scostamento di 263.808.582 euro. E nel 2021 non sta andando certo meglio, con uno spreco di circa 220milioni.

Uno strumento importante, quello del rilevamento dei costi, ma bisogna capire se poi non ci vanno di mezzo gli ammalati.

E soprattutto come e dove vanno  a finire i soldi pubblici.

 

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