Reddito di cittadinanza, accuse a un bengalese, 232 denunciati in tutta Italia

Reddito di cittadinanza sempre nell’occhio del ciclone a causa di chi se ne approfitta indebitamente.

Il bengalese, titolare di in internet point, dava possibilità di utilizzare il reddito di cittadinanza trattenendo una percentuale del 15 per cento, sulle transazioni.

L’uomo ha cominciato la sua “attività” nel 2020, non da ieri..

I Carabinieri indagando sul caso, hanno scoperto che avrebbe consentito di monetizzare il reddito di cittadinanza concesso a cittadini privi dei requisiti (232 quelli denunciati)

E gli  gli versavano l’intero credito con versamenti via pos.

La maggior parte dei suoi “clienti” erano somali che riuscivano a percepire, senza averne diritto, il reddito di cittadinanza.

l’internet point ha fatto registrare un incremento delle transazioni con pos di 215.000 euro:

aumenti del 1.600%, e 244 persone nel periodo delle indagini hanno “speso” il loro reddito di cittadinanza nel negozio gestito dall’arrestato.

“In 232 sono risultati anche “indebiti percettori” e sono stati denunciati a sette diverse Procure :

(Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino) per falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del reddito e per truffa aggravata.

Gli altri dodici sono stati segnalati all’Inps per l’indebito utilizzo del beneficio. “(ANSA)

Reddito di cittadinanza illegale a che costi?

15 milioni di euro quelli sottratti allo Stato e percepiti illegalmente da 662 “furbetti” del reddito di cittadinanza.

È questa la somma a cui ammonta la truffa scoperta da Carabinieri a Napoli.

E anche in altre zone truffe da capogiro

truffa da otto milioni di euro con 300 stranieri denunciati e altre 200 “sotto osservazione”.

Sono i primi risultati di un’operazione portata avanti dalla Polizia di Stato di Cagliari

In totale, tra il 2019 e il 2022, l’Inps ha respinto 1 milione e 735 mila domande, ne ha fatte decadere 871 mila e ne ha revocate 213 mila.
Non bisogna generalizzare, ma le cifre delle truffe sono grosse, e in mezzo la povera gente:
sono tanti coloro che non possono lavorare, invalidi, anziani e persone fragili, gli altri invece cercano scappatoie.
La crisi c’è per tutti, l’aiuto è corretto ma non può essere per sempre, occorre trovate forme dignitose e serie per chi ha davvero bisogno.
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