L’ospedale di Lanusei è un punto nevralgico per la salute di tutta l’ogliastra, in Sardegna.

Comincia così una delle tante petizioni online, di persone che sperano e tentano di proteggere se stessi e gli altri dai tagli sulla sanità.

E’ incredibile che dopo tanti anni di tagli da parte di governi di varia estrazione politica, assistiamo ancora a tagli di servizi, di reparti e chiusure di interi ospedali.


Le chiusure riguardano zone magari scarsamente abitate, ma i servizi dovrebbero servire a tutti e tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri, previsti dalla Costituzione.

Non è così purtroppo, e ora nel VCO, oppure in Calabria, e nel caso specifico in Sardegna, assistiamo a questi tagli, nonostante la prosecuzione della pandemia.

Testo della Petizione sull’L’ospedale di Lanusei

Tutti i reparti hanno carenza di personale e ogni giorno ci troviamo a vedere reparti chiusi, l’ultimo di questi la pediatria servizio essenziale per le cure dei nostri bambini in questo modo saremmo costretti a fare 45 minuti di macchina per raggiungere il centro più vicino con tutto ciò che ne consegue aiutaci ad alzare la voce salviamo l’ospedale di Lanusei punto nevralgico dell’ogliastra intera.
Bisognerebbe ricordare ai politici com’è fatta L’Italia, con milioni di persone sparse in diverse migliaia di paesi con infrastrutture ( treno/auto) male collegati.

Una partoriente scrive la sua lamentela

“Una prima partoriente ci ha scritto dicendoci che tra sabato e domenica si è presentata in ospedale e ha trovato il reparto sbarrato

racconta all’ANSA il protavoce dell’associazione #giulemanidallogliastra Adriano Micheli –

Non è possibile continuare in questo modo fino al 20 gennaio: se a una donna gravida si dovessero rompere le acque a Tortolì dovrebbe viaggiare oltre un’ora per arrivare a Nuoro, il punto nascita più vicino, col rischio che se trova ghiaccio e neve deve tornare indietro e magari affrontare un’altra ora e mezzo di viaggio per Cagliari.

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