15 Novembre 2024 00:35
Strage di via D’Amelio, l’ipocrisia crescente e le commemorazioni di “facciata” nel mirino di Luigi Patronaggio, Procuratore generale di Cagliari
La sua intervista
Luigi Patronaggio in un’intervista con ‘AntimafiaDuemila” le sue parole chiare e limpide
“Devo confessare che vivo con sempre maggiore imbarazzo le commemorazioni
perché troppo spesso la retorica di circostanza annulla ogni seria riflessione sul fenomeno mafioso e sulle strategie e le prospettive della lotta alla mafia”.
Strage di via D’Amelio. Le parole del Procuratore sulla Strage di via D’amelio
“Nella trentennale ricorrenza della strage di via D’Amelio, mentre si arrotano le più eleganti e retoriche frasi per l’occasione
va drammaticamente registrato un globale arretramento politico-culturale sul tema dell’autentico impegno antimafia”, denuncia.
“Mentre nelle strade di Palermo si vivono ore drammatiche fra omicidi ed attività predatorie ai danni della libera impresa
con il racket della droga oggi totalmente controllato da Cosa Nostra, a Roma ci si barcamena fra codicilli e commi per portare a termine una tortuosa riforma
pure legittimamente imposta dalla CEDU e dalla Corte Costituzionale, dell’Ordinamento Penitenziario”.
E lo stato latita, nessuna notizia dell’Agenda Rossa
La strage di Stato ha portato via Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.
AntimafiaDuemila ricorda i fatti recenti
assolto dall’accusa di calunnia il poliziotto Michele Ribaudo “perché il fatto non costituisce reato”, mentre la prescrizione ha “salvato” gli altri due poliziotti, Mario Bo e Fabrizio Mattei, perché è decaduta l’aggravante mafiosa, si è tornati a parlare del depistaggio sulle indagini che certamente vi è stato, ma che va ben oltre la vestizione del “pupo” Vincenzo Scarantino.
L’agenda Rossa perche’ e’ sparita
Roberto Scarpinato “non bastava uccidere Borsellino, si doveva far sparire l’agenda rossa perché se fosse stata trovata sarebbe finito tutto”.