Buoni pasto Edenred: vertici indagati per truffa e turbativa d'asta Roma, 21 febbraio 2024 - I vertici della società di buoni pasto Edenred Italia sono stati iscritti sul registro degli indagati dalla Procura di Roma per i reati di truffa aggravata, turbativa d'asta in concorso e illeciti amministrativi.

Zuncheddu, La Liberazione di Beniamino Zuncheddu: Assolto dopo 33 Anni di Ingiusta Detenzione

Dopo 33 anni di carcere, la Corte di Appello di Roma ha emesso una sentenza storica assolvendo Beniamino Zuncheddu dalle accuse legate alla strage di Sinnai del 1991, in cui persero la vita tre pastori e uno rimase gravemente ferito.

La Corte ha revocato l’ergastolo, dichiarando Zuncheddu “non colpevole” nella formula usata per sancire l’innocenza. L’emozione ha pervaso l’aula, con molti sardi presenti che hanno applaudito la decisione.

L’ex allevatore era stato rilasciato lo scorso novembre, quando la pena era stata sospesa.

“La fine di un incubo”, ha dichiarato Zuncheddu visibilmente commosso, ringraziando la Corte per la revisione del processo.

La decisione della Corte è giunta in seguito alle richieste del procuratore generale Francesco Piantoni, il quale ha messo in discussione la credibilità di Luigi Pinna, unico superstite della strage.

Pinna, nel corso del processo di revisione, ha ritrattato la sua testimonianza di 33 anni fa, ammettendo di aver ricevuto pressioni da un agente di polizia prima di identificare Zuncheddu come il presunto colpevole.

Il procuratore generale ha denunciato le “menzogne durate 30 anni”, sottolineando come l’attendibilità di Pinna fosse stata fondamentale per la condanna di Zuncheddu.

L’agente di polizia avrebbe mostrato una foto di Zuncheddu a Pinna, influenzando erroneamente la sua identificazione.

Il processo di revisione ha gettato luce su presunti dissidi tra gli allevatori della zona, in particolare tra la famiglia Fadda e gli Zuncheddu.

La pista originaria della polizia, basata su conflitti tra le famiglie, è stata rivista alla luce delle testimonianze alterate.

La strage di Sinnai si consumò rapidamente, con un killer che giunse sul luogo su uno scooter, uccidendo tre persone in pochi minuti. Le indagini iniziali avevano erroneamente puntato su Zuncheddu, che aveva solo 27 anni all’epoca.

Con questa sentenza, si conclude il lungo calvario giudiziario di Beniamino Zuncheddu, dimostrando la sua innocenza dopo tre decenni di ingiusta detenzione.

La verità ha finalmente visto la luce, offrendo a Zuncheddu la possibilità di voltare pagina e iniziare una nuova fase della sua vita.
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