22 Novembre 2024 14:10
Operazione Antimafia: Carabinieri di Agrigento Smantellano presunta Associazione Mafiosa
In un’azione coordinata all’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto di unità specializzate, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare contro 7 indagati per associazione a delinquere di tipo mafioso. L’operazione, svolta in diverse località, segna un duro colpo al presunto mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera.
Le Misure Cautelari e le Indagini
Sette indagati, di cui 4 destinati al carcere, 2 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora, sono gravemente indiziati di far parte dell’associazione mafiosa nota come “cosa nostra.” Le misure cautelari sono il frutto di un’indagine protrattasi tra aprile 2021 e luglio 2023, originata dall’omicidio di Corvo Vincenzo avvenuto nel 2020. Nonostante gli esecutori materiali non siano stati individuati, l’indagine ha rivelato l’operatività dell’associazione e il suo coinvolgimento in attività economiche, appalti pubblici e infiltrazioni nelle istituzioni locali.
Coinvolgimento nei Territori di Burgio, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Mazzarino e Marina di Gioiosa Jonica
Le perquisizioni e le misure cautelari sono avvenute in diverse località, evidenziando la portata territoriale dell’associazione. Burgio, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Mazzarino e Marina di Gioiosa Jonica sono state teatro dell’azione dei Carabinieri, dimostrando la diffusione delle attività illecite.
Le Riunioni e gli Obiettivi dell’Associazione Mafiosa
Le indagini hanno rivelato riunioni dell’associazione mafiosa finalizzate a consolidare il controllo su attività economiche, appalti pubblici e servizi pubblici. Il presunto capo del mandamento, IMBORNONE Salvatore, avrebbe impartito direttive per l’acquisizione di gestioni imprenditoriali, il rafforzamento del prestigio criminale della cosca e l’infiltrazione nelle istituzioni attraverso contatti con esponenti delle amministrazioni locali.
Ingerenze nei Lavori Pubblici e Appalti
Le ingerenze dell’associazione mafiosa sono state documentate nei lavori di completamento della rete fognaria di Ribera, in appalti pubblici relativi alla manutenzione di strade e alla costruzione di infrastrutture. Queste azioni avrebbero consentito alla cosca di ottenere profitti illeciti e vantaggi ingiusti.
Indagati e Misure Cautelari
Oltre a S.I., sono stati destinatari delle misure cautelari D.G., C.F. P.A., P. Alberto, M. Giuseppe e M. Gabriele. Le misure variano dal carcere agli arresti domiciliari e all’obbligo di dimora. Tutti gli indagati godono del principio della presunzione di non colpevolezza fino a una condanna definitiva.*
Conclusione: Colpo Decisivo contro la Criminalità Organizzata
L’operazione dei Carabinieri di Agrigento rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata. Le indagini e le misure cautelari svolte oggi dimostrano l’impegno delle forze dell’ordine nel preservare la legalità e la sicurezza nella regione. Resta ora da seguire il processo giudiziario per gettare luce sui dettagli dell’associazione mafiosa smantellata.
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