22 Novembre 2024 19:33
Palermo, abusivo, famiglia sfrattata da una casa occupata abusivamente in via Vanvitelli.
Il problema viene sollevato da Palermo Today, si tratta di una casa sequestrata alla mafia e dopo l’asta acquistata da un privato che ne rivendica la proprietà.
L’uomo dice “mi hannno rovinato la vita”, afferma di vivere senza reddito e in casa ha tre minori.
La signora afferma che “ha pregato pure di aspettare altri mesi”.
Hanno fatto richiesta di case popolari ma non ce n’è, non c’è alternativa a una delle case sequestrate dalla mafia.
L’Amministrazione comunale, afferma l’uomo, ha offerto alloggio in una casa-famiglia, ma lui non vuole
Alfonso ha fatto appello al sindaco.
L’assessore Cinzia Mantegna: “abbiamo dovuto mandare la squadra per lo sgombero” ma solo ieri i signori hanno chiesto aiuto e questo era un bene privato.”
cosa fare?
Come previsto nell’articolo 633 del codice penale: “Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1032”
Nel frattempo cresce la disperazione e la sofferenza per genitori e figli, esperienze negative che si trascineranno per tutta la vita.
Situazioni limite
Situazioni limite, il caso ci è stato segnalato da Gioacchino Cucina, presidente di Casa Italia: “mi rivolgo al nostro Vincenzo figuccia, Igor Gelarda, Sabrina figuccia, di aprire un tavolo tecnico”.
Non si puo’ amministrare una città importante come Palermo, una metropoli, senza costruire case popolari per tante famiglie che non hanno possibilità economiche tali da comprare o prendere in affitto un’abitazione.
Un’altra possibilità sarebbe l’assegnazione diretta a chi ha i requisiti, di assegnare direttamente le case sequestrate prevedendo al contempo, corsi professionali per collocare le persone al lavoro.
La casa ha comunque dei costi, e se le persone non hanno un lavoro dignitoso e sufficiente alla loro sussistenza, non se ne esce.
La Costituzione all’art.1 recita: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
“Il lavoro se non c’è si crea, Palermo offre tantissimo sotto il profilo culturale e artistico, occorre coordinare interventi seri e concreti per creare opportunità di lavoro, nell’agricoltura e/o nell’artigianato”, afferma Giuseppe Criseo, Presidente di CASA DEGLI ITALIANI.
Sul tema casa si era espresso Luca Paolini, cliccare per sentire su Radio RAdicale
“Attenti al ladro di case! La proposta di legge della Lega: intervista a Luca Paolini” realizzata da Lanfranco Palazzolo con Luca Paolini (deputato, Lega – Salvini Premier (gruppo parlamentare Senato)) che aveva seguito il caso di Il caso di Ennio Di Lalla,
Va bene tutelare i proprietari che hanno tutti i diritti sul loro bene, ma ci sono pure i diritti dei poveri che oggi a Palermo non hanno risposte da questa Amministrazione ( di sinistra )
E pure dalla sua parte politica piovono le critiche: Pensare di risolvere i problemi imponendo il pagamento della Tari a chi non ha i soldi non soltanto per pagare questa Tassa, ma anche per tirare a campare è una proposta incredibile
Affermava su Facebook Tony Pellicane, esponente di Potere al Popolo.
La città va amministrata per i cittadini e coi cittadini. Senza lavoro si finisce per strada.