22 Novembre 2024 22:30
Sicilia, le leggende dei Ciclopi e la baronessa di Carini
Miti e leggende locali la grotta di carburangeli, ovviamente non fa eccezione il comune destino delle cavità naturali di essere circondate da mettere leggenda rotta come abitazione di Ciclopi antichi abitanti della Sicilia il primo a fare riferimento a questi esseri leggendari e Omero che racconta dell’avventura di Ulisse che arrivate in Sicilia, si imbatte in fimo incidente pastore con un solo occhio posto nella parte centrale della fronte la presenza di questi antichi abitanti della Sicilia e successivamente confermata da altri storici filosofi presento Empedocle filosofo argentino vissuta nella metà del Quattrocento avanti Cristo che la notizia dell’esistenza di questi giganti attribuisce loro alcune ossa dimensione rinvenuti all’interno delle Grotte, esempio crani con grande foro al centro della fronte e robuste ossa di articolazione questi rinvenimenti occasionali ripetute nei secoli hanno console. La Credenza dell’esistenza di ciclopico abitanti della Sicilia preistorica Sole intorno alla metà del 1700 si comincia l’asociale questi fossili a particolare forme animali non più aziendale, ma ci vorranno ancora diversi anni prima di attribuire i resti rinvenuti nelle grotte a specie di elefanti che giunsero in Sicilia durante i periodi glaciali di Paoli i Beati Paoli, erano i componenti di una leggendaria. Setta segreta che è nata a Palermo, forse già dal XII secolo Aveva il compito di vendicare i soprusi perpetrati ai danni della povera gente da parte dei ricchi e potenti droghe accarino leggenda dei Beati Paoli, si intreccia con le vicende nel castello feudale dei La Grotta talamanca con la grotta di carburangeli La leggenda. Infatti racconta che i Beati Paoli avesse una propria c’ero l’ha proprio in questo territorio e qui si univa nelle grotte in particolare queste riunioni segrete. Venissero nella grotta di carburangeli perché era un vero e proprio labirinto con lunghe gallerie che la collegano il castello feudale nel 1975 Rai produce primo sceneggiato su l’amaro caso della Baronessa di Carini in cui si fa riferimento alla leggenda dei Beati Paoli che rapiti il rapito Il barone e l’amante La Baronessa di Carini li avrebbero portati una grotta per subire il processo del Popolo.
Castello La Grua talamanca stanza del delitto all’ interno della Torre Sud Ovest presunta stanza delle cd della Baronessa Laura Lanza colte in flagranza di adulterio e per un’ora e ucciso dal padre Don Cesare Lanza di Trabia la notte del 4 dicembre 1563, secondo la leggenda un impronta di mano sanguinante raffigura di tanto in tanto per non dimenticare una storia d’amore tanto bella. Eppure è pura ma ostacola La Grua talamanca e per questo misteriosamente destinata a vivere nel tempo una trabeazione marmorea reca la scritta recedant vetera. Collegata l’altro portale marmoreo che si trova l’ingresso di quella che era nana quattrocentesca del Castello rinnovata secondo il gusto del tempo.