Strage di randagi

Strage di randagi: ll sindaco ha espresso il suo rammarico per la tragica vicenda

La Commare (delegato dell’Oipa di Partanna): «Il sindaco ha espresso il suo rammarico per la tragica vicenda, ma questo non basta, speriamo che se ne renda conto»

Strage di randagi a Partanna (Trapani), presumibilmente avvelenati da chi non tollerava la loro presenza.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) locale da tempo sollecitava il Comune a intervenire

La richiesta era di sterilizzare le femmine e trovare per tutti un posto in canile
L’Oipa spingeva anche pr l’adozione, o di renderli cani di quartiere, figura prevista dalla legge della Regione Sicilia
L‘appello di OIPA:

«I nostri allarmi sono rimasti inascoltati e qualcuno li ha uccisi. Qualcuno che ora sarà denunciato.

Le nostre guardie zoofile hanno chiesto di supportare le indagini e, se vi sarà un processo, la nostra associazione si costituirà parte civile. Se qualcuno sa qualcosa, ci contatti».

Erano una decina i cani che vagavano nella zona, ripetutamente segnalati negli ultimi tre anni e soprattutto nelle ultime settimane

E, anche con la pubblicazione di alcuni video sui social media da parte di cittadini che lamentavano la pericolosità della situazione.

«Alle segnalazioni non è stata mai data una risposta da parte dell’Amministrazione comunale, che ha lasciato vagare i cani per strada senza nemmeno far sterilizzare almeno le femmine»

continua Andrea La Commare. «Tra i randagi morti sono stati trovati anche una mamma con i cuccioli al suo fianco che cercavano di poppare il latte.

Il sindaco ha espresso il suo rammarico per la tragica vicenda, ma questo non basta, speriamo che se ne renda conto».

I cani morti sono stati portati al canile comunale nell’attesa delle analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico per accertare la causa del decesso. Contestualmente, la polizia municipale ha apposto dei cartelli per segnalare la possibilità di bocconi avvelenati.

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