Trapani: Sea Eye 4

Trapani: Sea Eye 4, L’OIPA salva piccione in collaborazione con la Polizia di Stato

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), su segnalazione della Questura di Trapani, è intervenuta ieri sera allo sbarco della Sea Eye 4.

Recupero e salvataggio di un animale molto particolare.

L’animale è un piccione ed è sbarcato a Trapani dalla Libia con una donna che lo deteneva come animale domestico e da cui non si è voluta separare al momento dell’imbarco per il suo “viaggio della speranza”.

Il vice-delegato dell’Oipa di Trapani. «Quando siamo stati contattati dalla Questura pensavamo a una segnalazione come le altre, invece no», racconta Baldo Ferlito,

Oipa aggiunge: «I poliziotti che erano sul posto ci hanno riferito che l’animale era giunto al porto con una signora appena sbarcata,

Il piccione era con una donna proveniente dalla Libia insieme a oltre 800 migranti, legato al braccio con una catenella.

La donna aveva lasciato il suo Paese portando, nella disperazione, solo il suo piccione».

Una volta approdata in Italia, all’esule è stato detto che non avrebbe potuto tenere il volatile con sé per via del rigoroso iter sanitario previsto.

la donna decide a malincuore, di separarsene. E dunque lo ha liberato.

 Trapani: Sea Eye 4. l’Oipa scende in campo.

«Due nostre volontarie sono riuscite a recuperare il piccione e lo hanno trasferito al  Centro operativo provinciale (Cop) della Forestale di Trapani, dov’è stato visitato e messo in sicurezza»,

continua il vice-delegato Balduccio Ferlito. «Un ringraziamento particolare va alla Polizia di Stato che si è prontamente attivata per cercare di salvaguardare la vita dell’animale».

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