Ivrea un sostegno concreto per contrastare la povertà

SOS casa: dalla Giunta comunale di Ivrea un sostegno concreto per contrastare la povertà causata dalla pandemia. Molto positivo il commento dell’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino

Ivrea un sostegno concreto per contrastare la povertà

C’è una nuova povertà nell’Italia che tenta di rialzare la testa dopo la pandemia ed è concentrata soprattutto al nord. Il record negativo è, nero su bianco, nei dati Istat relativi al 2020 che segnalano un balzo dei nuclei familiari poveri al 7,7% del totale delle famiglie italiane, ossia due milioni di nuclei, che non riescono a sostenere le spese essenziali.
L’aumento coinvolge soprattutto il Nord, dove risiede il 47% dei nuovi poveri contro il 38,6% del Meridione e proprio dal Nord arrivano le prime iniziative a supporto delle famiglie.
«La Giunta comunale eporediese si è mossa per supportare i residenti ad Ivrea deliberando un progetto denominato SOS casa - spiega il Consigliere regionale con delega agli Enti locali della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane - di importo pari a 200.000 euro. Con questa iniziativa andremo a sostenere tutti coloro che a causa del Covid hanno visto diminuire il loro reddito familiare di almeno il 20%. Sarà erogato un contributo massimo di 6000 euro a seconda dei requisiti e delle necessità, con una priorità chiara: mantenere il diritto all’abitazione».

«In concreto, - ha dettagliato l’assessore alle Politiche sociali di Ivrea Giorgia Povolo - l’Amministrazione comunale di Ivrea, ha deliberato di mettere a disposizione la somma per garantire, attraverso la pubblicazione di un apposito bando pubblico, l'erogazione di un contributo economico in favore dei nuclei familiari che non hanno ancora subito una procedura di sfratto già convalidata o di pignoramento immobiliare già conclusa ma che, avendo fatto fronte agli impegni con i risparmi finché hanno potuto, dal 01/03/2020 al 31/05/2021 hanno maturato un debito per affitti, spese condominiali e rate mutuo prima casa».

«Una boccata d’ossigeno - sottolineano Andrea Cane e Giorgia Povolo entrambi eletti nelle fila della Lega Salvini Piemonte - per i cittadini e un impegno importante e strutturato per le casse comunali. Per essere sicuri che i soldi vengano utilizzati per pagare affitti, spese condominiali e mutui i fondi saranno erogati rispettivamente ai proprietari di casa per gli affittuari, ai condomini per le spese condominiali e agli utenti, in due tranche in caso di mutuo-casa».

Molto positivo il commento dell’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino: «Quella del Comune di Ivrea e dell’assessore Povolo - spiega - è una misura di fondamentale importanza perché coglie nel segno il vero dramma sociale causato dalla pandemia da Covid19, ovvero l’emergere prepotente di nuove povertà. Come confermano i dati ufficiali diffusi dai più importanti istituti di ricerca, sia nazionali che regionali, infatti, il nuovo coronavirus non ha portato soltanto malattia, ma anche tanta miseria, con famiglie che si sono ritrovate senza un reddito adeguato per pagare il mutuo o l’affitto e per arrivare alla fine del mese». «Sostenere, quindi, tutti coloro che hanno subìto una riduzione dei redditi e che a causa della sospensione, interruzione o riduzione delle attività lavorative e che non sono più stati in grado di onorare le rate di affitto, mutuo e spese condominiali (e che rischiano quindi di vedere avviate procedure di sfratto o pignoramento degli immobili di residenza) rappresenta la dimostrazione di come la politica possa davvero, quando è consapevole della realtà e vicina ai cittadini, fare la differenza in positivo, lavorando per il bene comune». «Il tema casa - conclude Caucino - mi sta particolarmente a cuore. In questi mesi, oltre a mettere in campo risorse importanti, sto girando tutto il Piemonte per rendermi conto dello stato delle case di edilizia residenziale pubblica e dialogando positivamente e con grande collaborazione con i tre presidenti delle Atc piemontesi al fine di recuperare le migliaia di alloggi a disposizione, ma sfitti, per contrastare il fenomeno dell’illegalità e quello delle occupazioni abusive. Con la finalità di dare un tetto a chi ne ha diritto e che da anni attende invano in graduatoria».