26 Dicembre 2024 05:36
Nel discorso per l’anniversario della Marcia Verde propone anche di collegare i paesi africani del Sahel alle acque dell’Oceano Atlantico
Il re Mohammed VI del Marocco ha annunciato questa sera di avere nuovi progetti di sviluppo per il Sahara. In un discorso alla nazione in occasione del 48° anniversario della Marcia Verde, ha chiesto che il Regno continui il suo cammino di sviluppo, modernizzazione e costruzione.
Il Re ha aggiunto: “La riconquista delle nostre province meridionali ha permesso di rafforzare la dimensione atlantica del Regno. La mobilitazione della diplomazia nazionale ha anche permesso di rafforzare la posizione del Marocco, aumentare il sostegno internazionale alla sua integrità territoriale e affrontare le manovre degli oppositori, sia aperti che nascosti”. Se l’interfaccia mediterranea è un collegamento tra il Marocco e l’Europa, allora l’interfaccia atlantica è la porta del Marocco verso l’Africa e la sua finestra di apertura verso lo spazio americano”.
Il re Mohammed VI ha anche sottolineato, nello stesso discorso, la volontà di riabilitare l’area costiera a livello nazionale. Compresa l’interfaccia atlantica del Sahara marocchino, nonché di strutturare questo spazio geopolitico a livello africano. Ha affermato: “Il nostro obiettivo è trasformare l’interfaccia atlantica in uno spazio per la comunicazione umana e l’integrazione economica”, e le radiazioni continentali e internazionali”.
Il re del Marocco tra l’altro, ha espresso il suo desiderio di completare i grandi progetti in corso nelle regioni meridionali. Di fornire servizi e infrastrutture legati allo sviluppo umano ed economico. Di facilitare la connettività tra le varie componenti della costa atlantica e fornire mezzi di stazioni di trasporto e logistica. Compresa la possibilità di formare una flotta marittima commerciale nazionale, forte e competitiva.
Per tenere il passo con il progresso economico e l’espansione urbana osservati nelle città marocchine del Sahara, aggiunge il re Mohammed VI, è necessario continuare a lavorare per creare un’economia marittima che contribuisca allo sviluppo della regione e sia al servizio della popolazione, “un’economia integrata basato sullo sviluppo dell’esplorazione delle risorse naturali in mare e sui continui investimenti nelle aree di pesca marina e di desalinizzazione dell’acqua di mare per incoraggiare le attività agricole, promuovere l’economia blu e sostenere le energie rinnovabili”.
Il discorso reale ha anche chiesto l’adozione di una strategia per il turismo atlantico, basata sull’investimento nelle numerose capacità della regione per trasformarla in una vera destinazione per il turismo balneare e desertico.
Il re Mohammed VI è ben consapevole della posta in gioco e delle sfide che i paesi africani in generale devono affrontare, e l’Oceano Atlantico in particolare.
Il Re ha affermato: “L’interfaccia Atlantico-Africana soffre di una significativa carenza di infrastrutture e investimenti, nonostante il livello delle sue qualifiche umane e l’abbondanza delle sue risorse naturali”. In questa prospettiva, stiamo lavorando con i nostri fratelli in Africa, e con tutti i nostri partner, per trovare loro risposte pratiche ed efficaci, nel quadro della cooperazione internazionale. Ciò rientra nel progetto strategico del gasdotto Marocco-Nigeria”.
Il re Mohammed VI ha sottolineato che questo progetto mira all’integrazione regionale, alla crescita economica congiunta e all’incoraggiamento del dinamismo dello sviluppo sulla Striscia Atlantica, oltre a che “costituirà una fonte garantita per l’approvvigionamento energetico dei paesi europei”. Questa è la stessa tendenza che ha spinto il Marocco a lanciare l’iniziativa per creare un quadro istituzionale che riunisca i 23 paesi afro-atlantici, con l’obiettivo di consolidare la sicurezza, la stabilità e la prosperità comune”.
Il discorso reale ha ritenuto che i problemi e le difficoltà dei paesi fratelli della regione del Sahel non sarebbero stati risolti solo attraverso la dimensione militare e di sicurezza, ma piuttosto adottando un approccio basato sulla cooperazione e sullo sviluppo congiunto, e ha suggerito di lanciare un’iniziativa a livello internazionale mirava a consentire ai paesi del Sahel l’accesso all’Oceano Atlantico.
“Il successo di questa iniziativa dipende dal ripristino delle infrastrutture dei paesi del Sahel e dal lavoro per collegarle alle reti di trasporto e comunicazione nei loro dintorni regionali. Il Marocco è pronto a mettere a disposizione le sue infrastrutture – strade, porti e ferrovie di questi paesi fratelli, nella nostra convinzione che questa iniziativa costituirà una trasformazione fondamentale nella sua economia e nell’intera regione”, conferma il re Mohammed VI.