Messico, trovata da canadese la fede della sposa di Cassino (Fr) che ha riconosciuto l’anello, turista canadese che era riuscita a recuperarla dai fondali delle acque messicane

Messico: la storia incredibile del ritrovamento.

Il miracolo, perchè altro termine più adatto del presente è difficile trovarlo, è avvenuto tramite Facebook.

I dettagli del ritrovamento citati da AGI:

“La fascia in oro e brillanti era stata notata sui fondali da un turista canadese, che è riuscito a recuperarla.

L’uomo ha poi visto che all’interno della veretta c’era inciso un nome e una data e ha capito che apparteneva a una donna che si era sposata da poco”.

Trovare una fede non è un atto che avviene spesso, ci sono pure tanti che girano sulle spiagge alla ricerca di preziosi.

La sposa disperata per la perdita dell’anello nuziale, aveva messo un post su Facebook, e guarda caso, il post è stato notato da un utente canadese.

La coppia italiana è tornata a casa mentre l’ anello è ora in possesso di un familiare residente nel Quebec che a giugno tornerà a Cassino. 

Il caso è particolare, ci sono pure quelli che si dedicano in maniera specifica alla ricerca dell’oro anche nei fiumi:

La terra più fertile è il Piemonte. Nelle valli che scendono dalle Alpi, si trovano numerosi giacimenti primari del metallo prezioso. Seguono la Liguria, la Lombardia e il Veneto.

Dove trovare l’oro?

I posti storicamente più battuti dai cercatori esperti sono: il Ticino, l’Elvo, l’Orco e il Sesia.

“Attualmente, le aree in cui ci sono cercatori d’oro attivi, sono principalmente quelle biellese con i torrenti Elvo e Cervo – afferma Ramella

– la zona a ridosso del fiume Ticino sia in Lombardia che in Piemonte e la zona ovadese nel basso Piemonte”.

Cosa ne dice Giovanni Vautero:

“Non si deve scavare lungo le sponde, per rispettare la natura e il corso dell’acqua”.

Per Giovanni, che ha anche provato a lavorare in qualche azienda locale, quello del cercatore d’oro è un vero e proprio mestiere, “il fiume mi chiama – dice Giovanni – e la voglia di trovare una pagliuzza più grande di quella che hai appena scoperto, è sempre forte”.

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