25 Dicembre 2024 22:03
I Carabinieri hanno arrestato un 39enne milanese, latitante internazionale, destinatario di un’ordine di carcerazione emesso nel 2018 dalla procura di Milano, perché deve espiare 11 anni di reclusione per associazione a delinquere, bancarotta, violazione della legge fallimentare e tentata estorsione.
Secondo quanto comunicato dai Carabinieri, l’uomo era in affari con la famiglia Flachi, esponenti di spicco della ‘ndrangheta al Nord.
I Carabinieri hanno seguito le sue tracce lasciate in giro per il mondo negli ultimi anni.
In una nota, l’Arma ha spiegato che il 39enne “conduceva uno stile di vita sfarzoso, cui non aveva rinunciato anche in regime di latitanza, avendo accumulato ingenti capitali illeciti attraverso operazioni fraudolente nell’ambito di attività legate al commercio ed allo smaltimento di metalli”.
“Contiguo a personaggi di vertice della ‘ndrangheta operativi nel Milanese, è stato anche coinvolto con esponenti apicali della famiglia Flachi in affari legati ad attività per il commercio di metalli ed alla gestione di alcuni locali notturni di Milano”.
L’uomo è stato individuato grazie ad uno spunto informativo dei Carabinieri della Stazione di Cusano Milanino, comune dove il 39enne è cresciuto.
E’ stato arrestato in un ufficio del centro cittadino, dove “esercitava di fatto attività imprenditoriale nel campo del commercio dei materiali metallici in un’azienda intestata a terzi”, ed è stato recluso nel carcere di Opera (Milano).