26 Dicembre 2024 20:57
Monticazione estiva nel Torinese. Una tradizione che si ripete da 5.000 anni e che segue la maturazione delle erbe alpine.
Monticazione estiva, sulle vali torinesi
il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ha un fatturato di oltre 7 milioni di euro,
ma sconta gli altissimi costi di produzione dovuti a un lavoro difficile in zone assolutamente disagiate dove spesso i formaggi si portano a valle ancora con il mulo o, nei casi migliori, con il fuoristrada;
e dove, se una mucca si fa male o l’auto deve andare dal meccanico, è una mezza tragedia.
Monticazione estiva nel Torinese. Senza parlare degli attacchi dei lupi che stanno facendo rinunciare molti allevatori a portare in montagna gli ovini e i caprini”.
In questi giorni le mandrie pascolano le erbe fiorite a 1.000-1200 metri di quota;
tra una settimana saliranno a 1.500-1800 metri, per stabilirsi, a luglio, oltre i 2.000 metri dove le erbe fioriscono in piena estate. (ANSA).
Cos’è la monticazione negli alpeggi?
La monticazione negli alpeggi è un’importante tradizione nelle regioni montane, specialmente nelle Alpi e negli Appennini:
gli allevatori trasferiscono il loro bestiame per sfruttare le risorse naturali disponibili in alta quota. Questa pratica offre numerosi benefici, tra cui:
- Abbondanza di pascoli: Gli alpeggi sono caratterizzati da vasti prati ricchi di erba fresca, piante aromatiche e altre risorse vegetali che costituiscono una dieta ideale per il bestiame.
- Miglior qualità del latte e dei prodotti caseari: L’erba fresca e le erbe di montagna influenzano positivamente la qualità del latte prodotto dal bestiame che pascola negli alpeggi. Ciò si riflette anche nella produzione di formaggi e altri prodotti caseari locali.
- Movimento e libertà: Il trasferimento negli alpeggi consente al bestiame di muoversi liberamente in un ambiente più ampio, favorendo la loro salute e il benessere animale.
- Conservazione dell’ambiente: La pratica della monticazione negli alpeggi contribuisce anche alla conservazione dell’ambiente montano, poiché gli allevatori gestiscono il pascolo in modo sostenibile, evitando il sovra-pascolo e preservando la biodiversità locale.
Durante la stagione estiva, gli allevatori si occupano della cura e della sorveglianza del bestiame negli alpeggi.
Quando si avvicina l’inverno, il bestiame viene riportato a valle per evitare le rigide condizioni climatiche e garantire il suo benessere.