23 Maggio 2025 13:27
Multe: analisi dei Costi di Notifica e la loro giustificazione Legale
Le multe stradali comportano non solo il pagamento della sanzione principale, ma anche l’aggiunta di spese di notifica.
Queste spese, che possono superare i 14 euro, variano tra le diverse regioni italiane.
È importante comprendere le ragioni di tali costi, la loro base legale e le differenze territoriali.
Cosa sono le Spese di Notifica delle Multe?
Le spese di notifica sono costi aggiuntivi applicati alle multe per coprire le procedure di comunicazione ufficiale al trasgressore.
Queste includono l’invio del verbale tramite posta raccomandata o altri mezzi ufficiali. Secondo l’articolo 201, comma 4, del Codice della Strada, “le spese di accertamento e di notificazione sono poste a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria”.
Variazioni Regionali nei Costi di Notifica
Le spese di notifica non sono uniformi su tutto il territorio nazionale. Ad esempio, il Comune di Bologna applica un costo di 13 euro per la notifica tramite posta raccomandata.
Al contrario, il Comune di Magenta offre la possibilità di ricevere le notifiche digitalmente attraverso la piattaforma SEND al costo di 2 euro, consentendo un risparmio significativo sulle spese postali.
Queste differenze derivano dalle decisioni autonome delle amministrazioni locali, che determinano le spese di accertamento includendo varie voci come costi di stampa, postalizzazione, manutenzione delle apparecchiature e software di gestione.
Di conseguenza, l’ammontare delle spese di accertamento varia da un minimo di 2,50 euro a un massimo di 10 euro, che si aggiungono alle spese di notifica standard.
Motivazioni dei Costi di Notifica
Le spese di notifica coprono diversi costi sostenuti dalle amministrazioni per gestire le infrazioni stradali. Questi includono:
Spese Postali: Il costo dell’invio del verbale tramite posta raccomandata, che attualmente è fissato in 9,50 euro.
Spese di Accertamento: Costi legati all’identificazione del trasgressore, come le visure alle banche dati della Motorizzazione Civile, i costi di stampa, la manutenzione delle apparecchiature e del software di gestione del servizio.
È importante notare che, anche in caso di notifica tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), alcune amministrazioni applicano comunque spese di accertamento, che possono raggiungere i 15 euro per sanzione.
Copertura Legale delle Spese di Notifica
La legittimità dell’addebito delle spese di notifica trova fondamento nell’articolo 201 del Codice della Strada, che pone a carico del trasgressore le spese di accertamento e notificazione.
Tuttavia, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha evidenziato come la discrezionalità nella definizione di tali spese possa portare a differenze significative tra i comuni, traducendosi in uno sfruttamento della posizione di debolezza del cittadino, costretto a pagarle senza poter contestare l’importo.
Confronto dei Costi di Notifica in Diverse Regioni
Un’analisi delle delibere comunali rivela differenze significative nelle spese di notifica applicate:
Comune di Bologna: 13 euro per notifica tramite posta raccomandata.
Comune di Magenta: 2 euro per notifica digitale tramite piattaforma SEND.
Comune di Sesto Fiorentino: 9,50 euro per notifica tramite raccomandata, 5,88 euro per notifica a mezzo messo comunale e 4 euro per notifica via PEC.
Queste variazioni evidenziano la mancanza di uniformità nelle spese di notifica delle multe a livello nazionale.
Possibili Soluzioni per Ridurre le Spese di Notifica
Per limitare l’onere delle spese di notifica, i cittadini possono adottare alcune strategie:
Iscrizione alla Piattaforma SEND: Registrandosi alla piattaforma di notifiche digitali, è possibile ricevere le multe via PEC al costo di 2 euro, risparmiando sulle spese postali.
Pagamento Anticipato: effettuando il pagamento della multa entro 5 giorni dalla notifica, si può beneficiare di uno sconto del 30% sull’importo della sanzione.
Conclusioni
Le spese di notifica delle multe rappresentano un costo aggiuntivo per i cittadini, con variazioni significative tra le diverse regioni italiane.
Sebbene giustificate dalla necessità di coprire i costi amministrativi legati all’accertamento e alla comunicazione delle infrazioni, la mancanza di uniformità e trasparenza nella loro determinazione solleva questioni di equità.
È auspicabile una standardizzazione a livello nazionale per garantire maggiore trasparenza e uniformità, evitando disparita’ e anzi adottando pec invece delle raccomandate.
Giuseppe Criseo
Presidente “Casa degli italiani “