25 Dicembre 2024 20:41
Napoli, militari della Compagnia e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un decreto di fermo emesso oggi nei confronti di due minori di 16 anni.
Napoli, minori sono gravemente indiziati di omicidio volontario, commesso con l’aggravante dei futili motivi e della crudeltà.
Il provvedimento di fermo è stato emesso in seguito a un’attività investigativa condotta dai reparti operanti dopo la morte di FRIEDERICK Akwasi Adofo, un cittadino ghanese di 40 anni.
La vittima è deceduta in ospedale a causa di un grave trauma cranico ed emorragia cerebrale, dopo essere stata soccorsa in strada nella notte tra domenica e lunedì.
Gli approfondimenti sono stati avviati immediatamente dai militari della Stazione Carabinieri di Pomigliano d’Arco e sono stati condotti con l’intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castello di Cisterna e del Nucleo Investigativo.
Le indagini si sono concentrate sull’acquisizione e sull’analisi dettagliata delle registrazioni delle telecamere presenti nella zona in cui la vittima è stata soccorsa.
Una telecamera installata in un esercizio commerciale ha ripreso l’aggressione violenta, improvvisa e immotivata da parte dei due minori nei confronti della vittima, che si trovava da sola sulla strada pubblica.
Dopo aver colpito l’uomo al volto, i due aggressori hanno continuato a colpirlo con calci e pugni, molti dei quali diretti alla testa, quando la vittima era ormai immobile a terra.
I carabinieri hanno quindi raccolto sistematicamente le immagini dalle telecamere di videosorveglianza della città.
I video estratti hanno permesso di ricostruire il percorso dei due giovani aggressori e di ottenere ritratti più chiari dei loro volti.
Successivamente, confrontando i contenuti multimediali pubblicati dai due indagati sui loro profili sui social network, è stato possibile identificarli definitivamente.
Dall’analisi dei profili social dei due ragazzi, sono emersi contenuti che esaltano la violenza, con immagini di coltelli e bastoni retrattili.
Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, sono stati trovati indumenti rilevanti per le indagini.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta durante le indagini preliminari, e contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione.
Vi ricordiamo che i destinatari di questa misura sono soggetti sottoposti a indagini e pertanto sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
fonte: Dott.ssa Maria de Luzenberger Milnernsheim Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli