Coarezza, la splendida frazione di Somma Lombardo, di recente disturbata da episodi di vandalismo che abbiamo raccontato su Varese Press:

Incendio al cancello e non solo:

“15 giorni fa, hanno tagliato le gomme a due macchine, l’altro giorno due macchine e questa notte il disastro a casa mia”, dice chi ha avuto il danno a casa.

E oggi ci viene segnalato un altro “personaggio” che inquieta e non poco: u 50enne che gira con l’ascia .

Talvolta la porta appresso oppure la tiene in auto.

C’è chi porta il cane per difesa personale e/o per compagnia e invece altri come quello che ci è stato segnalato da un residente preoccupato, chi l’ascia.

Non è il primo caso, ma preoccupa lo stesso.

Altri casi nel resto d’Italia:

VICENZA – Andava in giro in piena notte armato d’ascia e di piccozza: arrestato dalla polizia un pluripregiudicato straniero.

. Lioni, i Carabinieri della locale Stazione, durante un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, hanno trovato un giovane sospetto.

Lo hanno perquisito e  gli operanti hanno rinvenuto un’ascia occultata nel bagagliaio del veicolo.

Un altro caso in Sardegna:

i Carabinieri di Mamoiada, impegnati di servizio perlustrativo notturno, hanno arrestato un uomo che si aggirava per le vie del centro cittadino brandendo un’ascia e minacciando le persone.

E indietro di qualche anno a MIlano:

L’uomo si era scagliato contro le colonne dei portici di casa sua. Poi, dopo aver percorso poche centinaia di metri, si è fermato fuori da un bar, continuando a urlare e agitare l’arma.

L’ascia è considerata arma:

Regolamento al TULPS (1940)  
Art. 45 – Per gli effetti dell’art. 30 della legge, sono considerati armi gli strumenti da punta e taglio, la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona, come pugnali, stiletti e simili.

La risposta dipende dal contesto.

In generale, l’ascia è considerata un’arma, in quanto è uno strumento atto ad offendere, per sua destinazione naturale (arma propria) o per le sue caratteristiche intrinseche (arma impropria).

In Italia, la legge 110/75 definisce le armi comuni non da sparo come:

  • Armi da taglio: strumenti da punta o da taglio (pugnali, baionette, coltelli, spade);
  • Armi da punta: strumenti da punta (pugnali, baionette, stiletti, lance);
  • Armi da taglio e da punta: strumenti da punta e da taglio (spade, sciabole, mazze ferrate).

L’ascia rientra nella categoria delle armi da taglio, in quanto è uno strumento da punta e da taglio.

Tuttavia, non tutte le asce sono considerate armi. Ad esempio, le asce da lavoro, destinate al taglio del legno, non sono considerate armi, in quanto non sono progettate per essere utilizzate per offendere.

Inoltre, la destinazione naturale dell’ascia può essere modificata dal contesto in cui viene utilizzata. Ad esempio, un’ascia da lavoro utilizzata per minacciare o aggredire una persona può essere considerata un’arma impropria.

In conclusione, l’ascia è considerata un’arma se:
  • È progettata per essere utilizzata per offendere;
  • È utilizzata per offendere.

Nel caso specifico di un’ascia da lavoro, la sua qualificazione come arma dipende dal contesto in cui viene utilizzata.

Nella sostanza se si è in un bosco c’è una logica possibilità di un utilizzo corretto, in macchina no.

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