Esperienza extracorporea: il signor Vito racconta il suo viaggio fuori dal corpo

Vito, un uomo di 54 anni, ha vissuto un’esperienza extracorporea (OBE) durante un arresto cardiaco che lo ha portato in coma per alcuni giorni.

Un tunnel di luce: “Ricordo solo un senso di oppressione al petto e poi un buio improvviso”, racconta Vito. “Poi mi sono ritrovato in un tunnel di luce accecante, che mi trascinava verso una sensazione di pace e serenità”.

Fuori dal corpo: “Vedevo me stesso dall’alto, disteso sul letto d’ospedale. I medici intorno a me che si affannavano per rianimarmi. Non sentivo dolore, solo una profonda tranquillità”.

Un mondo di pace: “L’ambiente che mi circondava era bellissimo, pieno di luce e colori. Non c’erano parole, solo una comunicazione di pura energia e amore”.

Il ritorno: “Poi, improvvisamente, ho sentito una forza che mi riportava indietro. Ho aperto gli occhi e mi sono ritrovato in ospedale, circondato dai medici”.

Un’esperienza indelebile: “Non so se è stata un’allucinazione o se ho davvero viaggiato fuori dal mio corpo”, dice Vito. “Ma è stata un’esperienza che ha cambiato la mia vita. Ora ho una visione più profonda della morte e non ne ho più paura”.

L’OBE: Le esperienze extracorporee sono fenomeni complessi e controversi. La scienza non ha ancora una spiegazione definitiva, ma diverse teorie tentano di interpretarle.

Un mistero affascinante: Che siano frutto del cervello o di una realtà ultraterrena, le OBE rimangono un mistero affascinante che ci interroga sulla natura della coscienza e sul confine tra la vita e la morte.

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