Operazione Dama: Cagliari, Nuoro e Bergamo, a capo dello spaccio MURA Efisio

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Operazione Dama: Cagliari, Nuoro e Bergamo, a capo dello spaccio MURA Efisio

Erano due distinte associazioni dedite al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti operative in Sardegna ed in Lombardia: Cagliari, Nuoro e Bergamo le piazze dello spaccio

Un gruppo criminale particolarmente violento, che non esitava ad imporre la propria presenza tra i palazzi popolari costringendo con la forza inermi residenti a fornire le proprie abitazioni per far rifugiare i pusher in occasione dei controlli operati dalle FF.OO.. 

Ruolo apicale nell’organizzazione veniva ricoperto da alcune donne, compagne di esponenti di vertice del sodalizio, le quali non solo condividevano le scelte criminali dei propri compagni ma fornivano un qualificato contributo nell’organizzazione dei turni di vedetta o nella spartizione dei proventi delle attività di spaccio.

L’autorità criminale del gruppo veniva ulteriormente confermata dalla capacità del MURA, una volta ristretto, nell’aprile del 2019, all’interno del carcere “Ettore Scalas” di Cagliari Uta, di continuare a gestire gli affari illeciti attraverso una rete di utenze cellulari introdotte clandestinamente all’interno della struttura penitenziaria, utilizzati anche per organizzare una rete di spaccio tra le mura carcerarie.

Le attività di indagine documentavano, inoltre, i contatti di membri del gruppo criminale (in particolare MURA Pier Giorgio, zio di MURA Efisio) con qualificati appartenenti alla cosca di ‘ndrangheta BARBARO-PAPALIA di Platì, operativa a Buccinasco (MI).

 

    • l’altra radicata tra la Sardegna e la Lombardia (in particolare nella provincia di Bergamo) con a capo l’anziano guasilese SANNA Umberto, noto trafficante sardo capace di garantire qualificati contatti con elementi criminali albanesi e calabresi stanziali nella provincia di Bergamo, che si rivelava una delle principali linee di rifornimento di narcotico per la provincia di Cagliari e Nuoro, capace di garantire l’immissione nel territorio isolano di circa 7 kg. di cocaina al mese.

Per trasportare il narcotico, l’organizzazione si serviva di auto nelle quali veniva ricavato un doppio fondo e di una coppia di corrieri bergamaschi, che non esitavano a coinvolgere anche i propri figli minori per meglio dissimulare, come una famigliola in vacanza, la presenza in terra sarda. 

 

A riscontro delle attività di indagine venivano recuperati e posti sotto sequestro 11 kg. di cocaina pura e ricostruite aggiuntive importazioni di narcotico sull’isola per ulteriori 30 kg. utili per il confezionamento di più di 180.000 dosi per lo spaccio al dettaglio. 

 

I provvedimenti custodiali disposti dal tribunale di Cagliari, che hanno visto coinvolti più di 200 carabinieri e l’utilizzo di squadre speciali ed elicotteri e mezzi in assetto di ordine pubblico, hanno riguardato:

  • MISURA CAUTELARE IN CARCERE (nr. 18)

  1. BIASIOLI Angelo;
  2. BRANDAS Gianni;
  3. BUSONERA Cristian; 
  4. CARIA Maria Elena;
  5. FOIS Cristian cl. 77 inteso Bottolo;
  6. LA PIETRA Manuel Domenico
  7. MASALA Sergio
    1. MATZA Jonata; 
    2. MELONI Renato
    3. MONTIS Michele;
    4. MURA Efisio;
    5. MURA Pier Giorgio;
    6. OROFINO Michela;
    7. PALMAS Sergio;
    8. PORTOGHESE Elia; 
    9. SANNA Umberto;
    10. TRONCI Luciano
    11. ZANDA Bruno;

  8. MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI  (nr. 10)
    1. BANCHERO Alessio;
    2. CAULI Giovanni
    3. FOIS Cristian cl.84 inteso Bottolino;
    4. MELIS Riccardo;
    5. MELIS Susanna; 
    6. MURA Luigi
    7. NAVA Marina; 
    8. PIREDDU Roberto alias patata
    9. SECCI Roberto
    10. ZUCCA Giovanni;

  9. MISURA CAUTELARE OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. (nr. 5
    1. CAMEDDA Cristina
    2. CAMPANELLA Beatrice.