28 Dicembre 2024 02:30
Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di San Severo (FG), unitamente ai reparti specializzati dell’Arma, (Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia), con l’ausilio di un elicottero e due unità cinofile, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 13 persone, sette delle quali attinte dalla misura della custodia in carcere e sei da quella degli arresti domiciliari. Le ipotesi di reato cui si riferiscono le misure cautelari sono quelle di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, commesse nel perioda tra febbraio 2020 e giugno 2020 nei territori di San Severo, Foggia, Orta Nova e Cerignola. gli episodi delittuosi contestati sono 81.
L’attività di indagine – prosecuzione di una precedente attività investigativa – è stata condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Severo sotto la direzione della Procura di Foggia.
La denominazione “fortino” data all’indagine fa riferimento ai luoghi individuati dalla polizia giudiziaria come quelli in cui si svolgeva l’attività di spaccio ossia un complesso abitativo di difficile permeabilità ed accesso (per la presenza di cancelli, videocamere, videocitofoni, persone con compito di vedetta); il che ha reso l’attività di indagine particolarmente complessa.
Le indagini – che hanno consentito anche di individuare i canali di approvigionamento delle sostanze spacciate – si sono articolate in servizio di osservazione, pedinamento e controllo, in attività di intercettazione (telefonica e ambientale) e in attività di riscontro con conseguenti arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti. Nel sorso delle indagini sono stati sequestrati circa 350 grammi di cocaina, 730 di eroina, circa 200 grammi di marijuana e circa 200 grammi di hashish.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; sicché va precisato che, allo stato, a carico degli indagati tratti in arresto sono stati acquisiti solo indizi di colpevolezza ritenuti dal G.I.P. di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari. Gli indagati non vanno considerati colpevoli fino alla condanna definitiva.
L’operazione in esame è una ulteriore riprova del costante impegno dell’Arma dei carabinieri nel contrasto all’attività criminose del circondario