Rabbia dei pipistrelli: panico all’asilo in Germania, 40 bambini vaccinati

Un grave episodio ha scosso l’asilo nido “Dino” di Milzau, a Bad Lauchstädt, in Sassonia-Anhalt (Germania). Un pipistrello morto è stato ritrovato nel cortile della scuola. Il mammifero era infetto da rabbia dei pipistrelli, una rara ma pericolosa malattia virale. Alcuni bambini potrebbero averlo toccato. Immediato l’intervento delle autorità sanitarie.

Cos’è la rabbia dei pipistrelli?

La rabbia dei pipistrelli è un’infezione virale grave, causata da virus appartenenti al genere Lyssavirus. Questi virus possono essere trasmessi all’uomo tramite il contatto diretto, un morso o anche piccole ferite venute a contatto con la saliva di un animale infetto.

Sebbene rara, la malattia è quasi sempre mortale se non trattata immediatamente. I sintomi includono mal di testa, febbre, confusione mentale, iperattività, paralisi e difficoltà a deglutire.

Il caso all’asilo Dino

Il pipistrello, secondo le prime ricostruzioni, era rimasto appeso a un pilastro di cemento per diversi giorni. Alcuni bambini lo avrebbero toccato dopo che l’animale è caduto a terra morto. Un comportamento pericoloso, anche se fatto con innocenza.

Le autorità locali sono intervenute con urgenza. Il sindaco di Bad Lauchstädt, Christian Runkel, ha chiesto ai genitori di far visitare i figli immediatamente. In collaborazione con l’ospedale di Merseburg, è stata organizzata una campagna di vaccinazione rapida.

Vaccinazione immediata per 40 bambini

Nel giro di due giorni, circa 40 bambini dell’asilo sono stati vaccinati in via precauzionale contro la rabbia dei pipistrelli. La profilassi post-esposizione consiste in più dosi di vaccino e, in alcuni casi, iniezioni di immunoglobuline specifiche.

Perché i pipistrelli sono pericolosi?

I pipistrelli sono una delle principali fonti di trasmissione del Lyssavirus. In Sud America, per esempio, causano più casi di rabbia rispetto a cani e volpi. In Europa, i casi sono molto rari, ma non per questo meno pericolosi.

Secondo l’esperta D.ssa Diana D’Agata, veterinaria nel Regno Unito, in Italia è documentata la presenza di Lyssavirus europei, simili al virus classico della rabbia. Ogni ritrovamento sospetto deve essere immediatamente segnalato alla ASL di competenza.

Come comportarsi in caso di contatto?

Se si entra in contatto con un animale sospetto (vivo o morto), è importante:

  • lavare subito la zona con acqua e sapone
  • disinfettare
  • recarsi in ospedale
  • informare le autorità sanitarie

La diagnosi della rabbia dei pipistrelli deve essere effettuata solo da personale autorizzato. I campioni devono essere inviati all’Istituto Zooprofilattico nel minor tempo possibile.

Conclusioni

Questo caso ha acceso i riflettori su una malattia spesso dimenticata. La rabbia dei pipistrelli è rara, ma potenzialmente letale. Prevenzione, informazione e interventi rapidi sono fondamentali per evitare tragedie.

Ai genitori si consiglia di educare i bambini a non toccare animali selvatici, anche se sembrano innocui. E alle istituzioni, di agire tempestivamente in caso di avvistamenti sospetti.

 

 

 

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