14 Novembre 2024 06:27
ACI VCO: Beppe Zagami, commenta la scelta europea di rimandare a data da destinarsi la decisone sullo stop alla produzione dei motori endotermici.
Un plauso all’eurodeputato Panza e al Governo. I dati nel VCO
Giuseppe Zagami, presidente dell’Automobile Club del VCO che invita adesso a ragionare sugli scenari
possibili, sulle scadenze da rivedere e sulla necessità di conciliare “con trasparenza” le ragioni ambientali con quelle dell’economia e della cittadinanza :
“Prima però corre l’obbligo di ringraziare l’europarlamentare Alessandro Panza che con coraggio
e chiarezza ha affermato che la scelta dell’unione europea nascondeva menzogne ed omissioni.
Questo successo è anche suo.
E con Panza ringrazio il Governo per lo stesso impegno e Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI
Nel 2019, durante l’annuale Conferenza Nazionale del Traffico l’Automobile Club d’Italia, aveva lanciato lo stesso monito, più volte ribadito in questi anni e in tutte le occasioni e sedi possibili”.
“La conversione elettrica sta avvenendo egualmente – conclude Zagami – ma deve progredire con tempi e modalità che la cittadinanza può essere in grado di sostenere.
Non dimentichiamo che classe media è uscita molto impoverita dagli anni della pandemia e dalle spinte inflazionistiche degli ultimi mesi, e l’elettrico costa.
La scelta europea seppure spinga nella direzione della svolta per la tutela del clima, dovrebbe essere concreta:
le auto sono uno dei fattori che vanno a incidere sull’inquinamento, ma non abbiamo rete e corrente sufficiente a poter far fronte alla svolta in tempi brevi.
L’auto elettrica per ora è prevalentemente cinese, mentre si potrebbe spingere verso carburanti come biodiesel, oppure il gas che comunque incidono ma meno della benzina.
Ci vorrebbe un grande piano europeo per i trasporti pubblici ed il trasporto aereo; l’Italia ha pure l’handicap geografico, bellezze dei monti e laghi, con i limiti conseguenti.
Muoversi è complicato, costoso e difficile, le arterie principali non sono state programmate per espandersi all’infinito e creare corsie non è semplice.
Problemi burocratici, politici ed economici non semplici da gestire, mentre il cambio delle caldaie potrebbe essere una misura da spingere, senza dare adito a speculazioni.