Piemonte

SENATO. HO FATTO ORGOGLIOSAMENTE UN PASSO INDIETRO PER IL BENE DEL PAESE E DEI CITTADINI

Quando in mezzo c’è l’interesse del Paese, quando devi dare risposte a chi rischia di chiudere un’azienda o a chi rischia di perdere il posto di lavoro o a chi non riesce ad arrivare a fine mese, per l’inflazione o per l’aumento delle bollette, ciascuno di noi deve fare un passo indietro o di lato.

Il ritenevo e ritengo di avere i titoli, le conoscenze necessarie, i meriti acquisiti e la storia politica per ricoprire il ruolo di presidente del Senato, ma oggi ho fatto un passo a lato per consentire che questa legislatura prendesse il via, con l’elezione dei presidenti delle Camere e poi la formazione del Governo, per poter dare quelle risposte che famiglie e imprese ci chiedono in questo momento.

Questo passo indietro l’ho fatto orgogliosamente e con senso di responsabilità

perché per me prima viene il Paese, prima vengono i cittadini, e poi viene tutto il resto.

Domani si eleggerà il presidente della Camera, dopo di che dovrà partire un Governo che deve avere i presupposti che ho elencato all’inizio come unico interesse.
#SenatodellaRepubblica #Senato.

Il suo comunicato non è rituale, dimostra quanto solido, di una certa tempra e signorilità.

Calderoli ne ha viste di tutti i colori eppure si è adeguato.

La saggezza di chi fa parte di un gruppo e si è sacrificato per non mettere Salvini in difficoltà.

Una sua impuntatatura avrebbe fatto male al suo gruppo e al centro destra.

La sua intelligenza politica e preparazione, è  infatti stata subito apprezzata e non solo al suo intervento.

La Russa in persona, lo ha apostrofato come amico, riconoscendone il valore.

Calderoli è unico, per le sue conoscenze nel campo dei regolamenti come dei sistemi elettorali.

Non è uno dei tanti parlamentari, studia prima di parlare, merce assai rara di questi tempi.

Salvini ha la fortuna di averlo dalla sua parte, e non è poco, tutt’altro.

Di questi tempi la riconoscenza e la “testa” meritano riconoscimenti che talvolta la politica non dà.

Quei riconoscimenti che comunque arrivano al bisogno, nel momento in cui lo studio dello “specialista” è determinante.

Chi è fuori dalla politica fa finta di non capire, io stesso ho visto commenti di ogni genere.

È come nelle aziende, in cui alla fine sono sempre i soliti noti che lavorano e i furbetti si prendono i meriti.

Salvini ha capito e non per niente l’ha definito un grande.

Ci sono momenti in cui avanzare ed altri in cui attendere, è la logica della vita di chi ha un obiettivo.

Chi invece pretende tutto subito, rischia una volta ottenuto il primo obiettivo   rischia di fermarsi a quello.

Gli obiettivi importanti richiedono conoscenza, capacità e calcolo.

E non parliamo di qualità comuni.

 

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