5 Novembre 2024 06:17
Copasir tirato in ballo in piena campagna elettorale, ma Urso sa il fatto suo e non si lascia trascinare
Copasir al centro dell’attenzione per essere “utilizzato” nell’agone politico.
Urso, persona stimata e non solo dal sottoscritto, non si lascia intimorire e trascinare da una parte o dall’altra.
Il suo è un ruolo istituzionale e deve per forza essere “super partes” e se si insiste, potrebbero esserci contraccolpi clamorosi e non quelli che qualcuno si aspetta.
Le sue dichiarazioni importanti
Il presidente del comitato sui Servizi: “Sono argomenti che non vanno usati come clava in campagna elettorale”
“Credo che sia giusto e doveroso in campagna elettorale – spiega Urso al Corriere della Sera –
evitare di delegittimare o screditare gli avversari in questo modo, si fa il gioco delle autocrazie e delle dittature, che hanno proprio come obiettivo quello di confondere i cittadini delle democrazie e mettere una contro l’altra le forze politiche, per minare il sistema dalle fondamenta.
Sarebbe meglio che questi argomenti non fossero trattati come clave in campagna elettorale. Se alcune cose riguardano la magistratura non posso entrarci, se riguardano la politica allora parliamo del sottosegretario Di Stefano e dei suoi rapporti con la
Cina, o con il Venezuela o con il Cile. Ognuno è libero di criticare o di condividere, ma non è utile né giusto utilizzare certi temi in campagna elettorale”.
“Poi – prosegue Urso al Corriere – se si vuole fare una commissione d’inchiesta del Parlamento che avrebbe poteri diversi da quelli nostri allora sarebbe meglio restare sulla scia della commissione Glucksmann della Ue, che ha fatto luce su una metodologia di attività molto significativa. Attività in cui vengono messi sotto il mirino altri Paesi, dalla Turchia al Qatar, dagli Emirati all’Arabia Saudita. Certo che si deve lavorare e fare chiarezza, ma facciamolo con ordine, la magistratura faccia il suo lavoro, eventualmente lo faccia il Parlamento con i suoi poteri, e in quel caso si deve fare a 360 gradi. Ma qualcuno fece anche visita ai gilet gialli…”.
Il multilateralismo del sottosegretario Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri del Movimento 5 Stelle (2020), è probabilmente è uno degli scenari a cui si rivolgeva Urso.
Il passaggio sopra citato è “prelevato” per com’è scritto e reperibile tuttora sul sito della Farnesina, basta cliccare qui
Non ci inventiamo nulla.
Ai lettori ogni riflessione opportuna.