Fake news su Roberto Jonghi Lavarini, al centro del “gossip” politico a causa di una “notizia” sulla sua presunta candidatura alla presidenza di Regione Lombardia.

Nel recente passato ricorderete tutti le polemiche per il suo appoggio a candidati presenti in partiti politici importanti di Destra.

Fake news. Polemiche così importanti da far prendere le distanze da lui da parte della Meloni a cui lui aveva risposto:

“E adesso la Meloni che dice? Che non li conosce o che non bisogna più frequentare certa gente o che vanno tutti espulsi? Questa è la base militante di Fratelli d’Italia, queste sono le nostre radici, la nostra storia politica, la nostra identità, il nostro autentico spirito cameratesco, comunitario e goliardico.”

 Fake news e politica. il “Barone Nero”, e noto alle cronache nazionale per l’inchiesta “Lobby Nera” su presunti finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia, noto per le sue simpatie lepeniste e putiniane, ha precisato:

Candidatura alla presidenza di Regione Lombardia. La Fake news

Jonghi Lavarini:  “Alcune forze politiche lombarde mi hanno onorato con questa proposta di candidatura che sto ancora valutando

e ancora: il mio obbiettivo politico di sempre è rafforzare una libera destra all’interno di una coalizione di centrodestra amplia e inclusiva.” 

Da qui a dire che è candidato per qualcuno e con qualcuno il passo è grande.

Per questo parliamo di fake news, per qualcosa che allo stato attuale non è stabilito e deciso.

Fra i sostenitori di Jonghi, la Fiamma Tricolore Lombarda MSE che, simbolicamente, proprio nel giorno della morte della centenaria Donna Assunta (vedova di Giorgio Almirante, storico leader del Movimento Sociale Italiano), per bocca del segretario Mario Fusillo ha dichiarato:

 “Roberto Jonghi è persona molto conosciuta, capace e di esperienza, un uomo libero, che bene rappresenta l’impegno, coerente e disinteressato, della destra militante, che fa politica per convinzione e per passione.

 Per questo sul suo nome sono convenute anche altre e diverse forze identitarie e due liste civiche.”

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