22 Novembre 2024 02:48
Gianni Alemanno lancia il Forum per l’Indipendenza Italiana
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ha annunciato il lancio del Forum per l’Indipendenza Italiana attraverso i suoi canali social.
L’assemblea fondativa del nuovo movimento politico si terrà il 25 e 26 novembre al Midas Palace Hotel di Roma.
Confronto con Democrazia Sovrana e Popolare
Alemanno ha sottolineato l’importanza storica dell’evento, dichiarando che sarà la prima volta in cui si confronteranno con i fondatori di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo e Francesco Toscano.
Nonostante le differenze di provenienza politica, l’obiettivo comune è la realizzazione di una vera indipendenza nazionale, ritenuta fondamentale per lo sviluppo economico e la giustizia sociale.
Il Fondatore e i Partecipanti di Rilievo
Alemanno ha espresso la volontà di costruire al di fuori degli schemi tradizionali l’indipendenza italiana.
Tra i partecipanti di rilievo, oltre ai fondatori di Democrazia Sovrana e Popolare, ci saranno persone di valore come:
Francesco Borgonovo, Moni Ovadia, Elena Basile e Fabio Granata.
L’Importanza dell’Indipendenza Nazionale
Secondo Alemanno, l’indipendenza nazionale è la base fondamentale per il cambiamento.
E il Forum per l’Indipendenza Italiana si propone di esplorare nuovi approcci per raggiungere questo obiettivo.
L’Evento al Midas Palace Hotel di Roma
L’assemblea fondativa del Forum si terrà al Midas Palace Hotel di Roma nei giorni 25 e 26 novembre.
L’evento rappresenta un passo significativo nella creazione di un nuovo movimento politico che mira a ridefinire l’indipendenza italiana al di là delle tradizionali categorie politiche.
Cos’è Democrazia Sovrana e Popolare e la critica al “sistema”
“democrazia liberale”. È una ideologia molto totalitaria. Se non sei d’accordo con loro ti escludono. Hanno sempre bisogno di emergenze, di conflitti, di nuovi nemici.
Se non ne esistono, li creano.
Gli obiettivi da realizzare sono chiari e non fraintendibili:
“1) Fine dell’egemonia unipolare targata USA e apertura di una nuova era multipolare.
2) Rottura della UE e della Nato, strumenti di una globalizzazione oramai superata. Recupero della sovranità monetaria e uscita dall’Euro.
3) Nuovo equilibrio internazionale a “cerchi concentrici’. Ovvero recupero di una piena sovranità militare ed economica interna che si relaziona, su base paritaria, con tutte le restanti nazioni del mondo per il perseguimento di obiettivi di interesse generale e strategico. Nessun approccio sciovinista quindi.
4) Primato del lavoro sulla rendita, fine della libera circolazione dei capitali. Tassazione delle multinazionali alla pari di commercio e artigianato, liceità dell’uso del contante.
5) Messa al bando delle agenzie di rating e recupero del primato della politica.
6) Nazionalizzazione coatta delle società straniere che violano i nostri principi fondativi a partire dalla libertà di espressione.
Legislazione severa, con pene detentive, per i responsabili di società private che censurino i liberi pensieri con la scusa della lotta alle “fake news”.
7) Aumento della produzione interna tramite politiche improntate al raggiungimento della piena occupazione.
Difesa e sviluppo della piccola e media impresa italiana.
8) Ricostruzione di uno stato sociale aggredito da 30 anni di scellerate politiche neoliberiste.
9) Critica del fanatismo ambientalista solo di facciata, totalmente avulso dai problemi concreti di difesa dell’ambiente, supportato dal falso mito del cambiamento climatico come opera dell’uomo e fine dell’ossessione genderista e del politicamente corretto.
10) Riforma della scuola improntata al recupero del senso critico e allo studio dei classici al fine di formare gli uomini del futuro in senso contrario al modello “robotico” e “obbediente” caro ai decisori odierni. Fuori dalla scuola qualunque indirizzo gender, sessuale o carriera alias per iminorenni.
11) Rispetto della dignità della persona e della sacralità della vita.
12) Valorizzazione e difesa della famiglia come nucleo fondativo della società, come originale formula di “stato sociale” primitivo.
13) Accettazione e promozione di una idea di progresso che liberi l’uomo senza schiavizzarlo.
14) Lotta alle disuguaglianze tipiche del capitalismo finanziario.
15) Disarticolazione di centri di prostituzione intellettuale come l’OMS che strumentalizzano eventuali emergenze per ottenere cambiamenti di natura politica.
16) Abolizione dei contributi pubblici a giornali e mass media (Rai compresa) evitando che il pensiero unico del mainstream sia addirittura finanziato dal popolo.
17) Siamo contro le migrazioni forzate. L’Africa agli Africani. Aiutare l’indipendenza dei Paesi Africani, battere il neocolonialismo.
MARCO RIZZO e FRANCESCO TOSCANO.”
Un documento molto impegnativo e concreto con punti importanti che tendono a liberare l’Italia dai vincoli degli USA ed europei con un’economia sociale per davvero.
La teoria c’è ma tenere assieme una serie di intellettuali di primo livello, ma con idee particolarmente chiare ma tecnicamente difficili da raggiungere, rischia di creare aspettative non concrete.