15 Novembre 2024 00:34
La Seconda Repubblica
Siamo nel 1993, il panorama politico italiano, dopo Tangentopoli, risente del vuoto lasciato da uomini che hanno riempito e segnato, le pagine della storia.
Silvio Berlusconi, già celebrato imprenditore decide, dopo avere appoggiato per anni Craxi, di scendere nel ring della politica, utilizzando la sua più grande arma: il dialogo
Vince, ed è subito Seconda Repubblica.
Affermerà:
«L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere d’imprenditore. Qui ho anche appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo, e di occuparmi della cosa pubblica, perché non voglio vivere in un Paese illiberale governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare.»
Il suo scopo? Ridare una credibilità politica all’Italia a livello internazionale:
«qualcosa che è necessario per poter svolgere un’azione positiva in ambienti anche politici sempre molto difficili per noi italiani, e qualche volta addirittura ostili».
Il resto è storia; una storia di uomo nato lottatore, che condurrà una vita fatta di vincite, passioni, sconfitte e ribaltamenti.
La Seconda Repubblica portò innanzitutto alla delineazione di due correnti politiche ben distinte: un centro Destra ed un centro Sinistra.
Ma non solo;
il linguaggio usato, l’approccio verso gli elettori, la trasformazione del modo di fare politica, divenne il simbolo di un cambiamento che non rimase nelle stanze dei Palazzi di potere, ma che coinvolse tutti i cittadini italiani:
all’improvviso tutto sembrava possibile,
il Sogno poteva realizzarsi per tutti.
Tutto questo proseguì tra dimissioni, crisi economica, rielezioni… fino al 2011 con il Governo Tecnico di Monti.
Ma la svolta definitiva si ebbe solo con le elezioni del 2013 con l’avvento dei pentastellati: davvero qui l’accesso alla politica divenne possibile per chiunque.
Terza Repubblica e Berlusconi
Nel 2018, con la Terza Repubblica si afferma il Tripolarismo.
Ma è la politica ad avere cambiato il mondo o il mondo ad avere sconvolto la politica?
Probabilmente entrambi o nessuno dei due.
Ecco l’Europa
Sicuramente non va dimenticato che è proprio nell’anno di cui stiamo parlando che l’idea di una Europa unita, anche a livello monetario diviene realtà.
Si ha la libera circolazione delle persone e degli affari.
Il mondo è a portata di mano, i mezzi di informazione divengono realmente portatori di notizie di oltre confine, come fossero di casa propria. La comunicazione diventa di massa, dirompente.
Pian piano la percezione di governi o ancor meglio di singoli individui che, da una stanza dei bottoni gestiscono il mondo, diviene reale anche nella piccola Europa.
Le guerre divengono quando più, quando meno schermaglie tra politicanti.
La tecnologia avanza senza sosta; cambia il modo di lavorare, di insegnare, di educare.
Cambiano le materie di studio;
l’uso della tecnologia è a portata di tutti.
Così, con balzi più o meno lunghi arriviamo ad oggi.
Siamo reduci da una pandemia, per alcuni, non pochi, frutto di una decisione a tavolino, per sabotare l’umanità:
quel che è certo ed evidente è il cambiamento che questa pestilenza ha innescato nell’uomo, parliamo di rapporti umani, i cui equilibri sembrano saltati, non in meglio, come si inneggiava dai balconi.
Siamo prigionieri di stereotipi ancora più invasivi degli anni del dopoguerra;
circondati da una società che non capiamo ed in cui non ci riconosciamo.
Viviamo alla mercè di regole comunitarie che, per quanto concerne l’Italia, ma anche la Grecia… hanno portato alla distruzione delle culle delle origini della Storia.
Svendute Le Aziende che tutto il mondo ci invidiava, ci ritroviamo a pensare prima a persone che non parlano la nostra lingua, lasciando secondi i nostri anziani, che hanno costruito il nostro magnifico Paese e che oggi rovistano nei cassonetti.
Ci nascondiamo dietro alla parola accoglienza, non conoscendone il vero significato che porta in sé condivisione si, ma insegnamento, accettazione e soprattutto CONVIVENZA RECIPROCA.
Oggi 2024, siamo vicini a due fronti di guerra, con altre neppure tanto schermaglia, sparse qua e la mai cessate.
Siamo qui, ancora convinti che bisogna scegliere da che parte stare anziché immaginare che la pace sia possibile. Che siamo tutti figli dello stesso cielo.
Sarà forse il potere dell’economia generato dalle armi? Non solo.
Nel 2024, dopo due guerre mondiali, mentre pensiamo a programmare una gita nel weekend sulla Luna, giochiamo con l’intelligente artificiale che dovrebbe essere al nostro servizio ma di cui siamo schiavi.
Una macchina che legalmente plagia i lavori dei nostri artisti e geni di ogni settore, facendo emergere, al loro posto, dei saccenti personaggi che sarebbero nullità in un mondo in cui vince l’impegno e lo studio.
Ancora fame, povertà, analfabetismo, violenza, discriminazione.
Facile criticare chi comunque ha fatto: per evolversi bisogna correggere gli errori e fare tesoro dei successi.
Quale futuro per l’Europa?
Ed in tutto questo raccontare L’Europa, quella sperata da grandi politici ed imprenditori dov’è?
O forse dovremmo domandarci: quando nasce l’Europa?
Ne parliamo da decenni ormai…
Grazie. (S.C.)
Giù le mani dalla nostra Europa.
Il 13 Marzo 2024, a Castiglione del Lago, in occasione della presentazione del libro:
AL FIANCO DI BERLUSCONI dell’On. Dario Rivolta, si terrà una conferenza dal titolo:
QUALE FUTURO PER L’EUROPA.
https://lavocedelparlamento.it/berlusconi-luomo-dietro-la-leggenda/
https://ilquotidianoditalia.it/politica/conservare-o-riformare-egemonia-culturale/
https://ilquotidianoditalia.it/cultura/luomo-che-disegno-dio/