Matteo Messina Denaro, le polemiche e i dubbi di alcuni, il grande apprezzamento da parte dei Carabinieri

L’operazione e la cattura di Matteo Messina Denaro da parte dei ROS, ha avuto e dato visibilità a quanti hanno lavorato all’indagine.

Ci sono alcuni commentatori e anche cittadini comuni che però hanno stigmatizzato e sottolineato sulla lunghezza dei tempi, 30 anni.

Tutti i cittadini onesti hanno apprezzato è certamente così, ora serve capire come sia stato possibile, e da quanto risulta, il sanguinario ha avuto molte coperture.

Carmine Caforio, Segretario Generale USMIA Carabinieri, e sottolinea:

“Un modo di fare gravemente dannoso per la società che lede l’immagine delle Istituzioni e alimenta disorientamento tra la popolazione, soprattutto quella dei giovani, futuro della nostra Nazione.

Sì, proprio loro, quei giovani che hanno bisogno di punti di riferimento indispensabili per crescere

con il profondo senso della Patria, credendo ciecamente nei valori,

nella Giustizia ed in coloro che hanno perso la vita per garantirla nei momenti più bui e
sanguinari che “cosa nostra” ha fatto vivere al nostro paese.

Caforio, rivolgendosi ai tanti “indovini” che ormai popolano la rete in cerca di visibilità, conclude:

“Le vostre dichiarazioni infondate, spesso vili e distorte, offendono i servitori dello Stato

e, con essi, le tante vittime di mafia e le loro famiglie che, sino a ieri, non avevano ancora visto il volto di un così brutale assassino”.

Le notizie di oggi, col ritrovamento del secondo covo, le coperture da parte dei  medici, e di tanti a livello locale, non devono però farci dimenticare i morti.

Non dobbiamo dimenticare i morti, le stragi e la devastazione dell’economia sana.

Attorno al mafioso giravano tanti di quei soldi che tanti non vedevano e non sapevano dei morti e del dolore.

Ora tutti ci attendiamo chiarezza e approfondimenti sperando che non si ripetano tristi vicende del passato.

Si è avuta notizia della sparizione di documenti importanti, visto che hanno trovato scatoloni vuoti, segno che qualcuno è arrivato prima dei Carabinieri.

La vicenda inquieta, perchè le coperture di cui ha goduto, potrebbero esserci ancora e su questo ci saranno indagini.

Non vorremmo rivedere quanto accaduto in passato con Ultimo e ricordiamo pure quanto affermato da Mutolo:

Mutolo insieme ad altri ritiene che Cosa nostra non fu sola in quell’attentato.

Ci fu una fonte anonima – dice Salvatore Borsellino – che telefonò ad un giornalista di “ANTIMAFIADuemila”, Lorenzo Baldo, per dire che c’era in un archivio di Palermo, una foto che ritraeva un capitano dei carabinieri con la borsa di Paolo in mano”.

“E da allora si incominciò a parlare di sparizione dell’agenda rossa”.

La sua battaglia contro la Mafia finì quando si accorse di essere rimasto solo ed ebbe il coraggio di dirlo:

“Un comunicato di venti righe dettato alle agenzie di stampa dal Comando generale dei carabinieri respingeva le sue accuse di essere stato “lasciato solo e senza mezzi” per combattere le cosche.

Episodi tristi e inquietanti, dobbiamo stare tutti vicini al comandante del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto.

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