Meloni, una leader moderna e capace, magari troppo aggressiva

E’ vero che è lei il “maggior azionista” dell’ex centro-destra, ora destra-centro, però sia per l’età che l’esperienza di Berlusconi...

Lo scontro alla partenza della seconda carica dello Stato non fa bene al Paese e neppure alla destra che si appresta a guidare l’Italia.

Meloni è l’artefice  della vittoria della Destra sulla Sinistra, anche se poi nei fatti ci sarebbero altre considerazioni intermedie.

Il popolo italiano le sta tentando tutte e i voti si spostano da una parte e dall’altra dei due schieramenti.

E all’interno dei due schieramenti si svuotano partiti (Lega) per andare in altri (FDI) in cui la leader è coerente ma un tantino sopra le righe.

Se gli accordi sono stati fatti in tre e senza entrare nei particolari (importanti) delle cariche e dei ministeri, non è un bel segno.

Mezza Europa e non solo ci guarda, questi spettacoli indecorosi sono assurdi e controproducenti: mettersi al tavolo e discutere.

Se uno dei partner, il piu’ importante ma non tanto da essere indipendente, pensa di strafare, le mosse non passano inosservate e altri entrano nel gioco.

Peccato che non sia il momento ( bollette) e l’occasione per i vecchi giochini: l’Italia è una polveriera, dai poveri ai ricchi tutti attendono.

In queste circostanze serve calma, moderazione, calcolo ma anche esperienza.

Meloni ha la vitalità giovanile e tanta voglia di fare, ma in politica bisogna avere le persone giuste ( che lei non ha ) e l’esperienza.

Diversamente, rispondere a tono non solo non semplifica ma crea i presupposti per futuri ripensamenti e ripicche che chi l’ha votata non accetterebbe piu’ di tanto.

A sinistra pure lo stesso spettacolo indecoroso:

– “Una pessima partenza, la destra mostra il suo vero volto. Offrendo per le massime cariche dello Stato i suoi profili più estremisti.

Hanno scelto candidature divisive, persone che anziché rappresentare tutti i cittadini hanno sempre fatto scelte per discriminarne alcuni.

La destra dimostra così di avere scarso senso delle istituzioni”. Così Elly Schlein al Tg1.

Salvini cerca di mediare, ha ben capito che non ci possono essere atteggiamenti di chiusura

“Sono sicuro che anche fra Giorgia e Silvio tornerà quell’armonia che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni”.

Se continueranno a litigare, altri ridono e cercheranno di approfittarne e il Paese non darà altre possibilità a questa Destra.

Lo scontro porterà deputati da FI a FDI e ulteriori spaccature favoriranno il Terzo Polo, scenari da evitare.

 

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