Pieno mandato, è l’esito del Consiglio Federale della Lega tenutosi oggi negli uffici della Camera dei Deputati.

Salvini la spunta dopo le polemiche dei giorni scorsi a seguito della batosta elettorale.

La Lega è pronta a portare avanti i suoi impegni presi in campagna elettorale: quota 41 e la flat tax al 15% estesa a tutti i redditi fino a 100mila euro.

Le bollette poi, sono sicuramente un altro punto di non ritorno per tutti.

Strana e azzardata, dopo la premessa, l’uscita di Bonomi di Confindustria:

“Non possiamo permetterci follie su flat tax e pensioni”

 

Bonomi era tra i relatori ieri a MalpensaFiere e ha dichiarato:

“nessuno può fare previsioni realistiche” sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi.

E’ per questo motivo che serve da parte del nuovo esecutivo una generale “vasta convergenza sulle scelte da fare

anche con le forze di opposizione, per affrontare le due grandi emergenze che sono l’energia e la finanza pubblica”.

Una scelta di campo? Lui nega e aggiunge:

Confindustria non “tifa nè per una parte e nemmeno per l’altra”

ed esorta la politica a formare il nuovo Governo

nei “tempi più rapidi possibile, con ministri autorevoli, competenti e inappuntabili”. (ANSA)

Aveva pure aggiunto, a MalpensaFiere.

 Bonomi:  “Comprendo la preoccupazione degli industriali della provincia di Varese e più in generale di tutta la Lombardia”

e raccolgo il loro grido d’allarme per evidenziare al nuovo Governo che urge un intervento rapido sull’Europa affinché tamponi i danni causati dalla crisi energetica che rischia di portare a una desertificazione industriale”.

Le preoccupazioni di Bonomi sono concrete ed evidenti a tutti, gli industriali non possono sopportare i costi incredibili dell’energia.

Bonomi però scende in campo, negandolo contemporaneamente, quando si spinge oltre con le parole su pensioni  e flat tax.

Il mandato degli elettori verso il centro-destra è stato plebiscitario e gli industriali non possono non tenerne conto.

In casa Lega, non è sfuggito l’affondo fuori luogo di Bonomi:

Non fare flat tax e “tenersi la Fornero? No grazie”, interviene Claudio Borghi della Lega.

Prima ancora della partenza del prossimo Governo già “arrivano gli inviti a non fare quello per cui i cittadini ci hanno votato”.

Bonomi non rappresenta gli italiani, ma gli industriali, che sono sempre stati rigidi verso i deficit, ma d’altra parte sul momento occorre intervenire e poi ci saranno azioni di “sistema”.

Spingersi oltre con “una vasta convergenza” potrebbe essere inteso come un appello al rientro di Draghi e a un tipo di Governo che è stato bocciato dalla maggioranza degli italiani.

A meno che gli industriali non intendano spingere verso una soluzione del tipo “tutti dentro” che la Meloni ha categoricamente smentito in campagna elettorale.

Scelta largamente premiata dagli elettori che hanno apprezzato la sua opposizione, piu’ del Governo Draghi.

 

 

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