22 Novembre 2024 15:04
Oltre 1200 camerati, ieri sera a Milano, in maniera assolutamente pacifica e composta, hanno reso onore a Sergio Ramelli, con il tradizionale “Presente” che è antico saluto militare e spirituale ai Caduti dell’antica Roma Imperiale, rielaborato da Gabriele D’Annunzio a Fiume, e poi ripreso anche dal Fascismo.
Non si tratta affatto di un saluto politico, tantomeno di una provocazione nostalgica, ma di un cerimoniale patriottico commemorativo, dal forte significato spirituale e simbolico che segna, appunto, la presenza in spirito, dei camerati morti, al fianco di quelli vivi, nella continuità di una battaglia ideale.
Presenti delegazioni militanti di Lealtà Azione, Movimento Nazionale, Casa Pound, Fiamma Tricolore e Movimento Sociale Europeo (MSE), oltre che singoli esponenti politici di Fratelli d’Italia e della Lega, anche consiglieri municipali di Milano e comunali della provincia.
Io ho reso onore a Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, insieme ai dirigenti di “Destra per Milano – MSE”, in altri orari, appositamente per evitare sicure polemiche con Fratelli d’Italia (terrorizzati da una mia presenza al fianco di Giorgia Meloni) e inutili fastidi mediatici ai bravi organizzatori del corteo. Ieri, per la destra milanese e lombarda, è stata una giusta e serena giornata di unità, rispetto e silenzio.
ROBERTO JONGHI LAVARINI